Siracusa- La Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo sui beni e sui conti di una società a responsabilità limitata, la Siritec, operante nel settore dell’impiantistica elettro-strumentale già commissionaria di una nota azienda operante nel settore petrolchimico dell’area industriale di Siracusa.
L’attività, che trae origine dal controllo automatizzato della dichiarazione dei redditi presentato dalla società effettuato dall’Agenzia delle Entrate di Siracusa, ha evidenziato delle irregolarità consistenti nell’omesso versamento di ritenute operate, per l’anno di imposta 2013, per un importo di oltre 260.000 euro.
La Procura della Repubblica aretusea, dunque, ha delegato la Compagnia di Siracusa a eseguire specifiche attività finalizzate al riscontro di eventuali e ulteriori violazioni di rilevanza penale e all’adozione di misure cautelari reali.
L’attività delegata alla Guardia di Finanza, a seguito di un’approfondita analisi documentale in riscontro alle risultanze delle banche dati in uso al Corpo, ha permesso di segnalare all’autorità giudiziaria i rappresentanti legali della società per l’omesso versamento delle ritenute operate e non versate.
Inoltre, la capillare analisi della documentazione acquisita nel corso delle indagini ha permesso di constatare che gli stessi responsabili legali della società investigata e di altri due soggetti, rispettivamente amministratore di diritto e amministratore di fatto di un’altra persona giuridica, avevano eseguito lo svuotamento, di fatto, della società monitorata, attraverso atti fraudolenti finalizzati a sottrarre la medesima al pagamento di oltre 3 milioni di euro, per omesso versamento di tributi diversi, tra i quali IVA, IRES e IRAP, rendendo così assolutamente inefficace la procedura di riscossione coattiva.
Sulla base delle modifiche introdotte dal D. Lgs. 158/2015 che ha innalzato la soglia di punibilità dell’art.10 bis del decreto legislativo 74 /2000, il G.I.P. di Siracusa, su proposta dell’A.G. inquirente, ha emesso il provvedimento di sequestro preventivo, per un valore complessivo di oltre 3.300.000 euro, che è stato eseguito sui beni e sui conti degli indagati.
L’attività della Guardia di Finanza si consolida pertanto a tutela della sana imprenditoria al fine di prevenire e reprimere ogni condotta illecita che possa danneggiare il sistema economico e l’affermazione del principio di equità fiscale.
