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Il 30 maggio si premiano i vincitori del 4° concorso “La cultura del Mare”

Siracusa- “La fruizione del mare e le sue risorse”. Questo il tema del convegno che si è tenuto, nei giorni scorsi,  nella sala Ferruzza Romano dell’Area marina protetta del Plemmirio, nel comprensorio del Castello Maniace, ad Ortigia, legato al Premio “La cultura del mare” giunto alla quarta edizione.

L’iniziativa è promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, Lukoil Oil Company, Capitaneria di porto di Siracusa, Comune di Siracusa, Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia Orientale, Istituto “Antonello Gagini” e Consorzio Area Marina Protetta del Plemmirio.

Al premio partecipano gli alunni delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della provincia di Siracusa che hanno presentato al Comitato organizzatore, coordinato dall’ingegnere Barbara Tinè, i propri lavori.

Il 30 maggio, sempre nella sede dell’Area marina protetta del Plemmirio, saranno consegnati i premi ai vincitori del concorso.

Nel corso del convegno, a cui ha preso parte il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siracusa, Sebastiano Floridia, hanno relazionato: il  responsabile relazioni istituzionali ed esterne della Lukoil – Isab, Luigi Cappellani, del comandante della Capitaneria di Porto, C.V (CP) Luigi D’Aniello, e della dottoressa della Soprintendenza di Siracusa Elena Flavia Castagnino Berlinghieri.

“Siamo giunti al quarto anno – spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Sebastiano Floridia – di questa iniziativa, a dimostrazione quanto il tema del mare sia strettamente connesso non solo al patrimonio della città ma soprattutto alla sua crescita. In effetti, il Premio ha la finalità di legare la cultura ambientale ai temi dello sviluppo sostenibile che vede al centro il mare”.

Il responsabile relazioni istituzionali ed esterne della Lukoil – Isab, Luigi Cappellani, ha parlato  invece degli interventi dell’azienda per la salvaguardia del patrimonio marino ed ambientale. “La società – ha detto- mette in atto delle azioni a tutela dell’aria, come il controllo dei camini, tanto per citarne uno, e del mare. A tal proposito, compiamo delle verifiche agli scarichi idrici, per quanto concerne i pontili predisponiamo degli accorgimenti per evitare che le navi possano produrre contaminazioni. Inoltre, la società è impegnata nel monitoraggio sullo stato di salute del mare con prelievi di campioni di sedimento e di acqua”.
Nel suo intervento, il comandante della Capitaneria di Porto Luigi D’Aniello ha illustrato le competenze del Corpo anche in tema di tutela del mare. “La Guardia Costiera controlla che non vengano sversati rifiuti in mare e verifica la presenza di elementi inquinanti in mare avvalendosi del supporto di specialisti del Corpo. Svolgiamo vari compiti, oltre alla ricerca e soccorso in mare, ci sono la sicurezza della navigazione, la tutela della filiera ittica e la tutela dell’ambiente marino. La Guardia costiera è, inoltre, impegnata nel progetto denominato Plastic Free, con il contributo del ministero dell’Ambiente, volto ad educare i cittadini sui comportamenti a tutela del mare”.
Nella sua relazione, Elena Flavia Castagnino Berlinghieri ha ripercorso la genesi “delle ricerche sul patrimonio archeologico sottomarino”. “In passato abbiamo assistito al saccheggio di questo tesoro storico accentuato dal problema di una legislazione carente. Nel 2004 è nata, prima e unica in Italia, la Soprintendenza del mare con giurisdizione nei fondali di tutta la Sicilia, isole comprese”.

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Giornalista