Siracusa- A trent’anni dai loro esami di maturità, gli alunni della “5C” programmatori dell’Istituto Insolera di Siracusa hanno deciso di darsi appuntamento, ad una festa “vecchia maniera”, che i ragazzi di oggi definirebbero da “boomer”, a casa della “capobanda” Samanta Ponzio, allora come ora con una chiara predisposizione alle public relation e all’intrattenimento goliardico, per riabbracciarsi e raccontarsi le evoluzioni delle loro vite.
Una serata “amacord” durante la quale le lancette del tempo sono andate indietro, rispolverando negli uomini e donne di oggi, segnati da qualche ruga e magari da qualche chiletto di troppo inimmaginabili allora, emozioni sopite, mai svanite del tutto, all’insegna di uno slang tramontato, dove il termine “mbare con la sua dose di “simpatica spocchia” introduceva le conversazioni più spensierate e “mangiati il pollo” era il refrain senza senso che le chiudeva.
E’ stato all’occasione allestito l’angolo dei “cimeli”, diari scolastici, bigliettini, penne, gadget dell’epoca, osservati con rinnovata meraviglia e con l’animo del fanciullino che non si piega all’adultità.
Si è dato poi spazio alle reciproche, confessioni, alle rivelazioni più serie sul corso di esistenze di cui non si erano perse del tutto le tracce ma di cui si erano saltate tappe importanti, sia gioiose che più tristi.
Sono stati alzati al cielo inneggiando all’amicizia, che non tramonta nonostante le lunghe primavere intercorse e di cui legante e punto di intersezione è stato l’anziano docente di matematica, il professore Egidio Bordieri, oggi ultra novantenne, trasferitosi a Milano, dove gli ex alunni si sono ripromessi di andarlo a trovare. E’ questo il concetto di “classe” che le nuove generazioni non hanno gli strumenti di costruire e vivere, come valore arricchente.
