Priolo – “La vita va mantenuta a colori , anche di fronte alle piccole e grandi difficoltà, alle prove di ogni giorno, all’indifferenza sociale, che a volte, rende grigio e vano ogni sforzo”. Un insegnamento che hanno recepito e metabolizzato i ragazzi che a Priolo frequentano il Cdh (il centro disabili handicap), gestito da una cooperativa sociale, la cui mission delle attività è appunto non far calare il buio su chi è speciale e risorsa da valorizzare. Una filosofia di vita che ha guidato questa bella “variopinta” squadra tutto l’anno e anche ieri alla festa di chiusura, quando sono state presentate al pubblico le opere pittoriche e di piccolo artigianato realizzate da questi meravigliosi artisti della corrente della “spontaneità”, che grazie al supporto dei loro tutor e i loro genitori, hanno dimostrato la loro grande creatività, il loro immenso amore per la vita, di cui colgono le sfumature migliori.
I colori diventano metafora delle battaglie esistenziali .
“ I colori usati, a volte, sono tinte vivaci, altre volte più scuri, ma tutti insieme uniti – dice la coordinatrice del centro, Concetta Caccamo- accostati e confrontati contribuiscono, come l’arcobaleno dopo un temporale, a rischiarare il cielo”.
“I ragazzi che frequentano il nostro Centro – continua- sono per noi degli eroi, che combattono quotidianamente le battaglie della vita, riuscendo ad apprezzarne il bello, la luce e riuscendo con il loro entusiasmo e la loro gioia di vivere a colorare il mondo di chi ha la fortuna di stargli accanto”.
Mascia Quadarella