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La magia del teatro e della vita in scena al Museo del Cinema

Siracusa- Il teatro è un luogo che ammalia, dove dalle  maschere degli attori emergono sentimenti universali e si affrontano con “leggerezza”, ma in profondità, i grandi temi della vita.

Il teatro è incubatore e rivelatore, contagioso, di emozioni.

Le sensazioni prendono corpo sotto le luci dei riflettori, a ritmo di musica, a passi di danza,  vengono scandite, in perfetta dizione, dagli attori che le plasmano e le lasciano    interpretare, poi,  anche agli spettatori che le “somatizzano” secondo le personali esperienze esistenziali.

Sul palcoscenico e sotto, in platea, si innescano alchimie, in un’atmosfera satura d’incanto.

Proprio la magia è stata il fil rouge, il tema trainante, dello spettacolo “ibrido”, eclettico, mandato in scena, a chiusura dello scorso  mese di ottobre, nella sala Vittorini dello storico museo del Cinema, di via Alagona.

Spettacolo messo in scena dalla compagnia teatrale Siparietto: per la regia di Remo Romeo, le coreografie di Gianna Parisi, la conduzione della immensa Lalla Bruschi e la videografia di Orazio Pistorio.
Una rassegna culturale completa, un mix artistico straordinario, tra tradizione e innovazione,  in cui recitazione, danza, musica hanno raccontato la magia: invenzione “divina”, “paranormale” attraverso cui l’uomo di tutti i tempi esorcizza le proprie paure e tenta di realizzare i propri sogni.

L’ouverture è stata affidata alla bravura e alla pluriennale esperienza della coinvolgente attrice Lalla Bruschi, con il suo monologo “Pasifae, piccolo viaggio nell’immaginario femminile ellenico”, per poi passare all’opera diretta da Remo Romeo.

Due serate molto partecipate, che hanno ancora una volta dimostrato che la gente ha voglia di rivedersi nelle storie narrate dagli attori, di elaborarle, di coglierne le massime, che poi altro non sono che insegnamenti della e per la vita reale.

Mascia Quadarella

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Giornalista