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“Lasciamoli scendere”, dal costone della Targia, l’appello dei siracusani

Siracusa- I siracusani non si sono fatti attendere e hanno aderito coralmente, questa mattina, in contrada Stentinello, all’appello ” Lasciamoli scendere”, riferito ai migranti a bordo della Sea Watch 3, l’ imbarcazione olandese che, circa  una settimana fa,  si è resa protagonista del salvataggio di ben 47 anime, a cui è stato vietato, però, di approdare nei porti italiani.

Un divieto, quest’ultimo, scaturito da una disposizione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in risposta agli Stati membri, ma non solo, che non si assumono gli oneri dell’accoglienza delegando esclusivamente all’Italia la difficile gestione dei flussi migratori.

Uno scaricabarili a cui il ministro ha pensato di dare una frenata brusca, mantenendo il pugno di ferro, che cozza però con i sentimenti di solidarietà umana nutriti da diverse persone, che vorrebbero vedere accolti sulla terraferma e al caldo, date le temperature di questi giorni, gli ospiti di quell’imbarcazione sulla quale hanno trovato la salvezza e  sulla quale non possono rimanere fino a data da destinarsi.

All’appuntamento, sul costone roccioso della Targia, si sono presentati questa mattina, puntualissimi, così,  i rappresentanti di diverse associazioni cittadine, da Legambiente all’Arci, qualche sindacato,  diverse famiglie, il sindaco e il suo gruppo di sostenitori, alcuni esponenti politici, della sinistra in particolare.

Adulti e bambini, sfidando le sberle gelide del vento del nord, non hanno rinunciato a sventolare  bandiere, a rilasciare palloncini colorati  o ad esibire striscioni che invitano al rispetto della dignità umana, sopra ogni cosa, abbracciando così virtualmente quei fratelli  bloccati nello specchio di mare a poche miglia da loro.

Un’iniziativa molto  sentita e partecipata, in stridente contrasto con le opinioni a favore della decisione di Salvini, espresse in massa  sui social, dove anche i meno assidui frequentatori dell’agorà virtuale si sono lasciati andare a commenti che, in alcuni casi,  lambiscono i confini di un  razzismo, forse inconsapevole, che genera più di un  timore.

I commando dell’odio, infatti, si muovono in rete e di frequente agiscono per sentito dire, per un innesco indotto di disperazioni che entrano in concorrenza con quelle di chi è vittima, a sua volta,  di sistemi e politiche sbagliati.

Il dibattito sull’immigrazione, purtroppo, assume toni eccessivamente forti, fino alle  offese personali e calmierare i contraddittori diventa difficile.

Quello di questa mattina è stato un pacifico segnale, un segnale forse destinato a rimanere di fumo, ma che, seppur evanescente, lascerà la traccia di un dimostrato, sebbene impedito, “benvenuto”, che può far bene al cuore, messo a dura prova,  di chi per regalarsi un’opportunità ha  sfidato il destino e si è trovato a rimanere in mezzo al mare!

Mascia Quadarella

nella foto: i manifestanti sul costone della Targia

 

 

 

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Giornalista