Sentito lutto nel mondo della musica. La notte di Natale, stroncato da un infarto, si è spento nella sua abitazione londinese, George Michael, tra i sovrani indiscussi del pop, con 100 milioni di dischi venduti , nella sua carriera durata 4 decadi. Aveva 53 anni.“È morto serenamente nella sua casa”, si legge, tra l’altro, nello scarno comunicato che ha annunciato, per l’appunto, tra l’incredulità di milioni di fans, la prematura dipartita del celebre membro degli “Wham”. Il suo manager, Michael Lippman, ha chiesto a nome della famiglia il rispetto del dolore, senza forzare, quindi, la loro privacy. Già qualche anno fa, il cantante di origine greco-cipriota (il suo vero nome di battesimo era Georgios Kyriacos Panayiotou), aveva avuto qualche problema di salute: alla fine del 2011, a causa di una polmonite, era stato ricoverato in gravi condizioni in un ospedale di Vienna e sottoposto a una tracheotomia per permettergli di respirare, restando anche privo di sensi per lunghi tratti della sua degenza. Due anni dopo, era invece stato trasportato in ospedale dopo aver battuto la testa in seguito a una caduta. All’arrivo della tragica notizia, il web si è letteralmente diviso in commenti e sermoni post mortem. Elton John ha scritto : “Sono in stato di shock profondo. Ho perso un caro amico. Il più gentile, anima più generosa e un artista geniale. Il mio cuore va alla sua famiglia, gli amici e tutti i suoi fan”.
Gabriele Russo
