Siracusa – C’è un settore che, forse più di molti altri, ha subito gli effetti nefasti della crisi, dell’evoluzione della tecnologia, dell’eccessivo abusivismo, della concorrenza “sleale” dei social: il giornalismo.
Intanto, il giornalista rimane una figura professionale romantica, passionale ma precaria, sottopagata, bistrattata, alla ricerca di nuove regole, che conferiscano ordine e stabilità ad una categoria dai grandi numeri, riferita agli iscritti, ma dai redditi da fame, almeno per quanto attiene alla stampa locale.
Così, il segretario provinciale dell’Assostampa Siracusa, Prospero Dente, ha voluto inviare ai suoi colleghi una lettera aperta, di riflessione a voce alta, che da una parte evidenzia il valore della professione, dall’altra gli ostacoli quotidiani incontrati dagli addetti ai lavori.
Lavoratori troppo spesso senza “portafoglio”, che scrivono per l’istinto irrefrenabile di informare, di raccontare, ma che vengono tar…tassati e rimangono destinatari di “pagherò” infiniti.
Mascia Quadarella
La lettera Integrale
“Anche per quest’anno racconteremo il Primo maggio. Anche per quest’anno parleremo di lavoro. Anche per quest’anno ascolteremo i lavoratori e tracceremo i numeri della crisi e le speranze per il futuro.
Anche per quest’anno i giornalisti seguiranno comizi, incontri e manifestazioni organizzati da sigle sindacali, movimenti politici e tanto altro ancora. Racconteremo di musica e colori, di lotte e diritti, di tante categorie lavorative.
Anche per quest’anno i giornalisti lavoreranno pensando al loro lavoro, ai loro diritti, ai contratti non applicati, a quelli non rinnovati, agli stipendi arretrati, alle collaborazioni non pagate. Anche a quanti non percepiscono i giornalisti come lavoratori.
Buon racconto del Primo maggio a tutti i colleghi giornalisti siracusani. Buon lavoro a tutti.