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Mal’aria, Fabio Granata annuncia che il Comune scenderà in campo, con azione giudiziaria, contro le emissioni selvagge

Siracusa- I social, da qualche tempo, sono fortunatamente diventati la cassa di risonanza dell’intolleranza che gli abitanti del quadrilatero industriale siracusano hanno, con ragione,  per i miasmi che sono costretti a subire, con maggior intensità durante la notte e alle prime luci dell’alba.

Non a caso abbiamo spesso parlato di “risvegli al veleno”, perché molti cittadini lamentano sintomi simili a quelli di una vera e propria “intossicazione”: nausea, capogiri e un terribile amaro in bocca, che li accompagna fino alla colazione.

Sintomatologia che lamentano sulle bacheche dei loro profili facebook, al fine di rendere corale e condivisa la denuncia. Così è stato anche nei giorni scorsi, quando le esalazioni fetide hanno avvolto in una cappa irrespirabile diverse zone del capoluogo aretuseo, costringendo la gente a chiudere le finestre, per evitare di inalare tali sostanze, da qualcuno definite odorigene, ma che tanto innocue non sembrano essere e del cui monitoraggio pubblico, soprattutto,  c’è poco da verificare, dato che anche i bollettini sulla qualità dell’aria in provincia non sono aggiornati in tempo reale e vengono rilevati solo alcuni inquinanti.

A non attendere tempi peggiori per intervenire è stato l’assessore comunale di Siracusa, Fabio Granata, che sulla questione ambientale ha puntato nel suo programma politico- elettorale – reso noto  in occasione della recente tornata delle amministrative,  che poi al ballottaggio l’hanno visto schierarsi con il suo gruppo di Oltre con Francesco Italia, del cui esecutivo oggi, infatti, fa parte-.

Granata  mette nero sul bianco le sue intenzioni e quelle dell’amministrazione di Palazzo Vermexio: “ Registriamo – dichiara in un comunicato, diramato dall’Ufficio stampa dell’Ente- un grave e diffuso allarme sociale a Siracusa sulla qualità dell’aria e sulla percezione intollerabile di veleni industriali sparsi in atmosfera che la rendono irrespirabile in vaste zone della città. Per questo avvertiamo il dovere e la responsabilità di pretendere interventi immediati per individuare ed eliminare le emissioni pestilenziali in atmosfera che, soprattutto nella parte alta di Siracusa, costringono tanti cittadini a vivere con le finestre sbarrate e a convivere con la paura di ammalarsi”.
Granata informa la popolazione, dunque, rivolgendosi alle autorità inquirenti e preannunciando un’iniziativa pubblica per sabato 8 settembre al fine di promuovere un’azione giudiziaria e politica che individui precise responsabilità sulla pessima qualità dell’aria a Siracusa e per l’avvio di meccanismi per tutelare e risarcire i cittadini. Saranno richiesti immediati provvedimenti di sequestro per quegli impianti che dagli accertamenti risultino ancora non a norma.
“L’Unione europea e le più recenti normative- aggiunge Granata- tutelano non solo il diritto alla salute dei cittadini ma anche quello sacrosanto a vivere senza paura di ammalarsi, configurando tale condizione un vero e proprio danno biologico meritevole di risarcimento. Su questioni essenziali come questa saremo al fianco e a supporto della cittadinanza”.
L’argomento è stato oggetto di un primo atto di indirizzo della giunta municipale che ha chiamato in causa anche le responsabilità, sia delle imprese industriali  sia della Regione Siciliana, sul mancato avvio di ogni attività di bonifica in provincia.

Mascia Quadarella

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Giornalista