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Mangiafico: “Emergenze sanitarie, urge riaggiornare il Piano di Protezione civile”

Siracusa- Dopo 16 anni, il nuovo Piano di Protezione Civile non è ancora entrato in vigore al posto di quello vecchio, datato 2004. Una carenza importante per la città di Siracusa, all’alba del 2020, anno che sarà ricordato per l’emergenza Coronavirus. Il Piano, infatti, ancora prima del disco verde della Giunta comunale ha già bisogno di un aggiornamento perché, nonostante il lavoro meticoloso nella sua redazione, non prevede emergenze di questo tipo. A sollecitare l’Amministrazione è Michele Mangiafico, il quale punta a tenere alta l’attenzione sul fenomeno Coronavirus che, ogni giorno, continua ad espandersi.
“Niente allarmismi – dice Mangiafico – ma, in un quadro come quello che si sta delineando in queste ultime ore, è bene attuare tutte le precauzioni del caso, senza sottovalutare nulla”.


E certamente la precauzione più importante è l’igiene, e non solo personale. In quest’ottica, Mangiafico chiede al sindaco Francesco Italia di riprodurre anche nel capoluogo aretuseo il modello Priolo Gargallo. Qui, infatti, il sindaco Pippo Gianni, ha predisposto la sanificazione di tutti gli edifici pubblici del Comune: scuole, enti, teatro, guardia medica, centro anziani, studi medici. Le operazioni di sanificazioni, per garantire la loro efficacia, sono eseguite 3 volte, con cadenza di 10 giorni tra un intervento e l’altro. Infine, Gianni ha deciso di fissare un appuntamento settimanale con i medici, ogni lunedì, per seguire l’evolversi della situazione. Un punto, quest’ultimo, dolente per l’Amministrazione che all’indomani della caduta del Consiglio comunale aveva garantito un dialogo con i cittadini tramite i corpi intermedi. Cosa che, secondo Mangiafico, non è avvenuta provocando gravi ripercussioni sul territorio.
Negli edifici scolastici, sottolinea Mangiafico, è stata segnalata l’assenza di saponi e di salviette usa e getta, in violazione dell’articolo 3 del documento di prevenzione e monitoraggio approvato giorno 1 marzo dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri: “nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, sono messe a disposizione degli addetti soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani”.
Mai come in questo momento delle scuole si rende necessaria una pulizia più accurata degli edifici, non solo di banchi e sedie, ma anche di termosifoni, finestre e tutto il resto dove si annidano germi e batteri.

Su quest’ultimo argomento già il Comitato scuole Sicure aveva fatto sentire la sua voce, rivendicando maggiori garanzie igieniche.


Infine- continua Mangiafico- è bene ricordare le misure di prevenzione diffuse dal Ministero della Salute, prima tra tutte quella di lavarsi costantemente le mani con sapone o disinfettante.
“Allarmismo no, ma prevenzione sì – conclude Mangiafico”.

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Giornalista