Siracusa- In attesa di organizzare anche questa estate un campus nei quartieri “difficili” della città, il 4°, “I giovani per un Mondo Unito, del Movimento dei Focolari, incontreranno gli studenti siracusani, con cui programmare alcune attività e presentare il documentario dal titolo tematico ” Siracusa terra di bellezze e contraddizioni”, realizzato con i bambini che lo scorso anno hanno aderito all’iniziativa che si è svolta presso gli istituti scolastici “Martoglio” e “Chindemi”. Proprio nell’Aula Magna della scuola Martoglio la pellicola sarà presentata venerdì 17 alle ore 17.00.
“Anche quest’anno saremo a Siracusa – annuncia Melina Morana – per dare continuità alle attività svolte negli anni precedenti e per mettere in evidenza le possibilità di cambiamento che sono presenti dietro le difficoltà che questi quartieri di periferia presentano e per valorizzarne la bellezza”. Saranno invitati i bambini che hanno partecipato al Campus e le loro famiglie. Il 18 marzo, il documentario sarà presentato nel corso di un incontro cittadino che si svolgerà, a partire dalle 9,30, presso l’auditorium del Liceo Corbino. Sarà presente la Consulta giovanile di Siracusa.
Sono in programma alcuni incontri con i giovani del Liceo scientifico Einaudi, con la scuola Nino Martoglio, con la Consulta giovanile. Domenica 19 marzo, i giovani parteciperanno al convegno “la famiglia e il futuro”, organizzato in occasione del 9^ anniversario della morte di Chiara Lubich (ore 16,45, Salone Giovanni Paolo II del Centro Convegni, Santuario Madonna delle Lacrime).
“Il documentario – spiega Clara Anicito – “racconta” Siracusa. E’ la storia di una città bellissima, ma anche delle sue contraddizioni. C’è la città d’arte, la città storica, meta di turisti: ma ci sono anche le periferie che vivono ai margini, con mille problematiche”. Ora, il documentario “ritorna” nella città che lo ha generato. “E’ il nostro “dono” a Siracusa – continua Clara Anicito – Vorremmo che il documentario suscitasse in tutti quella “rabbia” positiva che dia la spinta per operare il cambiamento. Vorremmo che diventi uno “strumento”, un punto di partenza per un percorso nuovo e positivo. Vorremmo che non sia solo raccontare una “storia”, ma che ci sia un risvolto concreto per migliorare la nostra terra e le nostre città”.