Ultim'ora

Ombre messe a fuoco dall’Anac sulla gestione degli asili nido comunali, Sorbello e Vinci chiedono spiegazioni

Siracusa – Ancora ombre sulla gestione degli asili nido comunali da parte dell’amministrazione cittadina siracusana. L’appunto, evidenziato dai consiglieri Salvo Sorbello e Cetty Vinci, sarebbe stavolta fatto da un’istituzione super partes,  l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione,  e non dunque da un antagonista politico

“Mentre, con l’improvviso ritiro della proposta numero 12 del 24/02/2017 di nuovo regolamento – scrivono i due consiglieri – non si comprende quale sia quello attualmente applicato, tra regolamento distrettuale approvati nel 2014 (e che sarebbe stato il solo inviato al Governo nazionale), pubblicato all’albo del Comune solo poche settimane fa, a seguito di nostra sollecitazione e quello approvato dal Consiglio comunale nel 2015, chiediamo di conoscere quali provvedimenti intenda ora assumere l’amministrazione a seguito della delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione n. 420 del 12 aprile scorso.

“In questa delibera – ricordano i promotori dell’interrogazione-  viene ricordato come “il Comune aveva partecipato, con esito positivo, ai bandi con programmi e fondi PAC (Piani di azione per la coesione) volti all’apertura di una nuova struttura, all’incremento dei posti disponibili ed all’acquisto di posti in strutture private”.

“Viene pure sottolineato – scrive Sorbello-  che: “Per il nuovo asilo di via Svezia dai sopralluoghi effettuati si è desunta una mancata corrispondenza tra i beni consegnati dalla ditta appaltatrice e quanto poi successivamente verificato. A seguito della contestazione alla ditta fornitrice, essa ha accettato il pagamento ridotto al solo valore della merce rilevata nel sopralluogo. Il mancato completamento delle forniture oltre al mancato completamento delle opere e allacciamenti necessari ha di fatto impedito, come già evidenziato, l’avvio del servizio nel nuovo asilo” e che “i contratti tra le ditte affidatarie del servizio e il Comune non erano ancora sottoscritti”.

Per l’Anac si evidenzierebbe “un’ azione amministrativa non coerente tra le esigenze di un avvio immediato del servizio (già nei mesi precedenti erogato in regime di proroga visto il ritardo dell’avvio e la dilatazione delle fasi di gara), che faceva determinare il Comune per la consegna agli aggiudicatari provvisori, e la necessaria fase di verifica del possesso dei requisiti e la successiva contrattualizzazione.
Con riferimento specifico alla mancata sottoscrizione dei contratti ad oltre 8 mesi dalla “consegna del servizio sotto le riserve di legge” agli aggiudicatari provvisori si ricava una conduzione delle fasi successive alla detta aggiudicazione provvisoria frammentata e dilatata nel tempo” e quindi  si sottolinea come si “attui una grave violazione dei principi che regolano gli affidamenti di contratti pubblici” e che i contratti con alcuni aggiudicatari non erano ancora sottoscritti.

L’Anac conclude che “il quadro delle attività poste in essere dal Comune di Siracusa a seguito della gara per l’affidamento del servizio degli asili nido, così come risulta dalle ripetute comunicazioni di cui si è data sintesi, appare confuso e venato di incongruenze tra le motivazioni delle controdeduzioni e gli atti posti in essere.

La procedura di affidamento del servizio di gestione degli asili nido e dei micronidi del Comune di Siracusa, la conduzione delle attività non appare improntata ai principi di buon andamento ed in particolare a quello della speditezza e il Consiglio dell’Anac ha quindi disposto di trasmettere la sua delibera alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa”.

“Chiediamo – concludono-  di sapere se, incredibilmente, dopo alcuni anni dall’avvio del servizio, non siano stati firmati i relativi contratti ed in che modo il Comune intenda tutelarsi per le possibili richieste di risarcimento che, se accolte, graveranno sulle tasche di tutti i siracusani”.

Print Friendly, PDF & Email
Informazioni su Mascia Quadarella 5035 Articoli
Giornalista