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Per il Meet up Siracusa i conti non tornano:”Il Comune fa debiti che pagheranno i cittadini”

Siracusa – Chiama in causa Totò, principe dell’ironia, con la sua celebre frase “Eh io pago”, per introdurre la situazione ” di cassa” del Comune di Siracusa, strigliato dalla Corte dei Conti, per la dubbia capacità gestionale dei suoi amministratori, il deputato  dei Cinque Stelle Stefano Zito assieme al suo Meetup Siracusa. I conti non quadrerebbero e nemmeno la tempistica secondo il parlamentare pentastellato, che ricorda come l’ente debba approvare il rendiconto 2016, già deliberato in giunta lo scorso 17 aprile, sia il bilancio di previsione dell’anno in corso. ” Da troppo tempo  – scrive il portavoce- si trascina una situazione insostenibile, che «potrebbe pregiudicare gli equilibri stessi del Comune.  Lo ha scritto la Corte dei Conti al Consiglio comunale già dallo scorso 28 novembre 2016, ma il documento è stato pubblicato nella sezione Amministrazione trasparente solo il 21 aprile scorso”.

“Sono anni  – commenta il Meetup Siracusa- che la Corte dei Conti Sicilia tiene sotto osservazione il Comune aretuseo, sollecitandolo ad intervenire con provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio. Con quali risultati?In merito alle criticità sollevate sul rendiconto 2013, l’attuale Consiglio comunale è intervenuto in extremis, lo scorso 1 marzo 2016, con un provvedimento che però non soddisfa i giudici contabili, i quali scrivono che la delibera n° 45/2016 prevede e riporta, per la maggior parte, misure esclusivamente programmatiche e mere raccomandazioni ai vari dirigenti di settore, i cui effetti potranno essere verificati solo negli anni successivi, mentre bisognava adottare provvedimenti specifici e vincolanti”.
“Sul rendiconto 2014-  continuano i grillini- La Corte dei Conti ritiene che si sia registrato un leggero miglioramento rispetto all’anno precedente, ma sono almeno 11 le criticità che segnala all’amministrazione, alcune già sottolineate per il 2013”.
“Innanzitutto, il disavanzo di amministrazione, cioè quell’indice che dice se l’Ente è, o non, in equilibrio finanziario, cioè se è capace di far fronte ai pagamenti oppure no. Per il 2014, dopo il riassestamento straordinario dei residui e per effetto degli accantonamenti, si è registrato un disavanzo di oltre 20 milioni di euro.
C’è da riscontrare l’elevato ammontare di somme ancora da riscuotere. Si parla di un totale di residui attivi di quasi 132 milioni di euro, di cui solo 52 milioni per il 2014, e di questi ben 15 milioni di euro sono dovuti al mancato pagamento della tassa sui rifiuti.
Una mancanza di liquidità che spiega il frequente ricorso ad anticipazioni di tesoreria,poi non restituite a fine anno. Nel 2014 si è fatto ricorso a questo strumento per 141 giorni, per un importo di oltre 6 milioni di euro e un aggravio di spesa per interessi passivi pari a 226mila euro. Ed ancora, l’ammontare mostruoso del contenzioso potrebbe toccare la cifra di 340milioni di euro. La Corte scrive che «il fenomeno dimostra che in esercizi ormai lontani la condotta dell’amministrazione comunale non fu ispirata a criteri di diligenza, di prudenza e di sana gestione finanziaria”
Per dirla in parole povere- conclude Zito-  nel silenzio più totale di tutti, la classe politica degli ultimi 10-15 anni ha lasciato Siracusa in un mare di debiti che prima o poi qualcuno dovrà pagare e quel qualcuno saranno i cittadini con altre tasse ed altri tagli ai già scarsi servizi!E come al solito, non si troverà mai un responsabile, anzi, gli autori di questo scempio si ripresenteranno alle prossime elezioni come i salvatori della patria, che nulla sapevano ma che tutto aggiusteranno. Facendo altri debiti. Che i cittadini pagheranno!”

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Giornalista