Siracusa – Encomiabile la partecipazione della gente e dei politici alla manifestazione in difesa dell’Autorità portuale ad Augusta, ma bisogna mettere mano alla programmazione, per rendere l’infrastruttura efficiente e competitiva, sbloccando i necessari finanziamenti per il suo adeguamento o meglio potenziamento. L’invito, rivolto alla classe dirigente locale, all’azione “di testa” e non “di pancia” per il rilancio del sistema portuale provinciale è di Confartigianato Siracusa. A mettere nero su bianco il pensiero della categoria è stato il presidente Daniele La Porta. “La politica di sviluppo di una organizzazione complessa come un porto – ricorda La Porta- deve certamente partire dalla difesa della sede ma deve guardare oltre, e su questo “oltre” non si è sentita alcuna parola”.
“Per Confartigianato Siracusa – annuncia il giovane presidente- superata questa fase parossistica di protesta, va discussa e condivisa con chi ha la responsabilità politica di operare scelte, di mettere sul tavolo le possibili strategie organizzative e di sviluppo per definire il “piano industriale” di una risorsa così preziosa”.
“Il porto – sottolinea – non è un’entità che genera in sé ricchezza per il territorio, ma il catalizzatore che rende possibili politiche di sviluppo integrate sia in termini di organizzazione economica (operatori che lo utilizzano) sia in termini di infrastrutture (punto di passaggio dal mare alla terra)”
“Finora sulla crescita in termini di traffico si è visto pochissimo – puntualizza Daniele La Porta – e quel poco solo grazie all’individuale impegno degli operatori portuali e non certo dei soggetti deputati alla pianificazione né dei commissari che da troppi anni si sono succeduti alla guida, limitandosi al ruolo di meri burocrati. Lo sviluppo infrastrutturale è bloccato con lavori appaltati, ma inspiegabilmente fermi, e sarebbe stato molto interessante che la politica, piuttosto che scendere in piazza per manifestare, usasse il proprio ruolo istituzionale per sbloccare i lavori ad oggi fermi e pianificare quelli utili e necessari al vero sviluppo, individuando le risorse economiche”.
Confartigianato Siracusa, allora, lancia un invito per guardare al futuro con animo concreto.
“Tutti gli autori, e non solo attori, dello sviluppo del territorio, e del porto di Augusta nella fattispecie, si siedano intorno ad un tavolo – conclude il Presidente di Confartigianato Imprese Siracusa – per dire la verità su quale sia l’idea di sviluppo e le risorse individuate per la crescita, sia in termini di infrastrutture che organizzative per evitare che anche questa diventi solo la battaglia per salvare poltrone e non per creare sviluppo”.