Siracusa – Si è svolto oggi pomeriggio, in Prefettura a Siracusa, l’annunciato incontro volto ad illustrare – con l’intervento di Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato ANCI Nazionale all’Immigrazione ed alle Politiche per l’integrazione – alcuni aspetti legati all’attuazione del Piano elaborato dal Ministero dell’Interno e dall’ANCI per assicurare un’ equilibrata distribuzione dei migranti sul territorio nazionale e favorirne una reale integrazione ed inclusione sociale.
La particolare attenzione riservata dagli enti locali alla delicata ed attuale tematica dell’accoglienza ha fatto registrare la partecipazione di tutti i Comuni, con la presenza dei primi cittadini di Siracusa, Augusta, Noto, Floridia, Rosolini, Francofonte, Palazzolo Acreide, Sortino, Solarino, Canicattini Bagni, Ferla, Buccheri, Buscemi e Cassaro.
Il commento post riunione del delegato dell’Associazione nazionale comuni italiani, è stato sicuramente positivo.
“Una riunione – ha detto Biffoni- molto importante, che ha visto un’ampia partecipazione e nella quale si sono chiariti molti aspetti riferiti al piano di ripartizione su base comunale concordato tra ANCI e Ministero dell’Interno. Registriamo la disponibilità del prefetto a dare ai sindaci il tempo necessario per valutare il percorso di adesione alla rete SPRAR, che rimane volontario e che, come abbiamo avuto modo di raccontare oggi, è un’opzione che permette ai sindaci di mantenere la governance del sistema e di andare verso un’accoglienza diffusa, per piccoli numeri, in modo che possa sia rispondere alle esigenze nazionali che alla tutela delle comunità residenti”.
Soddisfazione per l’esito dell’incontro è stata manifestata anche dal prefetto di Siracusa Giuseppe Castaldo il quale, nel ringraziare ancora una volta gli intervenuti per il rilevante contributo finora espresso dal territorio in risposta al fenomeno dell’immigrazione, ha ribadito quanto già espresso nelle precedenti riunioni, vale a dire che in sede di attivazione delle strutture previste dal bando di recente pubblicato, per l’affidamento del servizio di accoglienza ed assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, si terrà conto delle progettualità SPRAR presentate dai Comuni al Ministero dell’Interno.