Siracusa- All’indomani della pubblicazione della sentenza con cui la Sezione prima del Tar, il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione staccata di Catania, si è pronunciata sul ricorso presentato dall’ex consigliere comunale di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale, a sua volta in quella campagna elettorale candidato a sindaco, sulla regolarità delle operazioni di spoglio e conteggio delle amministrative 2018 nel Comune di Siracusa, parlano le due parti contrapposte, il sindaco Italia e lo stesso Reale, naturalmente dando due chiavi di lettura, o meglio due interpretazioni diverse, alla sentenza.
Sentenza che, ricordiamo testualmente: 1) dichiara l’illegittimità delle operazioni elettorali del Comune di Siracusa, svoltesi in data 10 giugno 2018, limitatamente alle sezioni nn, 14, 29, 46, 61,75,95,99,116 e 123, disponendone l’annullamento; 2) dispone l’annullamento dei verbali dell’Ufficio Elettorale Centrale di Siracusa di ammissione al ballottaggio per l’elezione a sindaco dei candidati Italia e Reale, di proclamazione a indaco del candidato Italia e di proclamazione degli eletti a consiglieri comunali del Comune di Siracusa”.
Per Italia, che non si è sbilanciato formalmente sull’eventuale ricorso che presenterà al Cga, prendendo tempo per discutere dell’azione con i suoi legali, anche se è nell’aria la sua propensione a procedere, la sentenza gli suscita due sentimenti diversi, da un lato lo soddisferebbe il fatto di aver : “Smentito l’esistenza di una presunta consorteria criminosa che avrebbe, al primo turno, dovuto condizionare artatamente i risultati elettorali”, dall’altro l’annullamento produrrebbe diverse preoccupazioni.
“Questa sentenza- afferma Italia- dimostra che il 93% dei voti espressi dai siracusani è valido e legittimo. Le presunte irregolarità, dunque, non riguarderebbero tutte le 76 sezioni oggetto del ricorso di Reale bensì soltanto 9, dove è stato espresso il 7% dei voti complessivi. Tra queste sezioni anche quella allestita dentro l’ospedale, dove hanno votato poche decine di persone. In 9 sezioni- continua il primo cittadino- mi è veramente complicato immaginare che si possa verificare chissà quale stravolgimento dei risultati”. “Allo stesso tempo- spiega Italia- sono preoccupato perché privare di rappresentanza politica la città, almeno fino a nuove elezioni, a mio giudizio è un danno che io avrei voluto evitare alla città, specie in un momento così delicato”.
“Momento delicato- continua- perché ieri il Comune di Siracusa ha ricevuto una richiesta di ottemperanza ad una sentenza di risarcimento di 27 milioni per l’ormai notoria “vicenda Open Land”, una richiesta che ritengo paradossale e ancora delicato perché c’è una reale urgenza di portare a termine tutta quella serie di atti amministrativi legati, ad esempio, alla richiesta di mutui ( 600 mila euro per le scuole; 400 mila euro per il cimitero; 100 mila euro per le case popolari etc…), al bando “Periferie”, ad “agenda Urbana”.
“Noi abbiamo amministrato- conclude al momento l’ ex primo cittadino aretuseo- stiamo amministrando al servizio della città”.
Mascia Quadarella
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