Siracusa – Basta un temporale a generare ansia in molti genitori di figli in età scolare, specie se frequentano uno degli istituti comprensivi siracusani dove la sicurezza non è di casa, o sarebbe il caso di dire d’aula. In alcune scuole del capoluogo, infatti,questa mattina, in seguito al temporale che si abbattuto sul territorio provinciale, gli studenti hanno trovato sul pavimento delle loro classi diverse pozzanghere d’acqua piovana, formatesi per le infiltrazioni dai finestroni, che non si possono definire a prova d’intemperie. E’ toccato ai bidelli tentare di rimuovere le situazioni di pericolosità ove possibile, con stracci e secchi e ai professori fare migrare i propri alunni in classi meno esposte o nei lati distanti dai finestroni, all’asciutto. E la manutenzione? Almeno quella atta a garantire le condizioni minime di sicurezza, perché ancora in questo scorcio d’inverno non è stata fatta? Si attende che una vetrata si frantumi sulla testa di un alunno, per procedere al controllo delle finestre? E la verifica di solai e tetti, visti gli aloni di umidità che fanno capolino dalle pareti, scrostando l’intonaco e evidenziando la loro fatiscenza? Sarebbe il caso di eseguire ispezioni a tappeto e approfondite per prevenire tragedie annunciate. I genitori chiedono che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza negli ambienti scolastici, quelle minime garanzie che oggi sembrano proprio mancare.
Mascia Quadarella