Siracusa – I mercati di via Giarre, di Ortigia, di Cassibile e di Belvedere nel dimenticatoio”. La denuncia è di Progetto Comune, il manifesto politico programmatico composto dal Movimento Popolare Artigiani e Commercianti con Danilo Russo, da Forza Italia con Edy Bandiera, da Evoluzione Civica con Gaetano Penna e dal Movimento nazionale per la sovranità con Aldo Ganci. “Dopo 4 anni di amministrazione Garozzo- sottolineano i rappresentanti dello schieramento- nulla è stato fatto per i principali mercati della città”.
Chiare le strategie di rilancio secondo Progetto Comune: “Bisognerebbe mettere a bando i posti fissi ormai vacanti da anni; inserire nuove tipologie di merce e dare spazio a chi fino ad oggi è stato abusivo e vuole mettersi in regola. E ciò in modo da pagare tutti per pagare meno”.
Non solo. Progetto Comune chiede anche di: “regolamentare l’area mercatale con orari e regole ben precise; una maggiore pulizia e servizi, prevedendo per esempio servizi igienici; e più controlli tramite la presenza di almeno due vigili urbani fissi per ogni mercato”.
Particolarmente critica, a detta di Progetto Comune, la situazione del mercato di Ortigia “dove mancano i parcheggi liberi: i commercianti da tempo chiedono di sciogliere il nodo, ma a quanto pare l’amministrazione Garozzo è sorda”. Progetto Comune propone allora di :” Aumentare i parcheggi con strisce bianche; di rendere gratuiti, dalle 8 alle 13, nei giorni del mercato, gli stalli con strisce blu a pagamento di Riva Nazario Sauro e, ancora, di destinare i posti con strisce gialle a chiunque dalle 8.30 alle 12.30, quando non vengono utilizzati dai residenti”.
“Necessario – aggiunge Progetto Comune – anche un controllo più accurato di tutta la zona limitrofa al mercato, dove il parcheggio selvaggio e i parcheggiatori abusivi la fanno da padrone”.
Il gruppo ribadisce, dunque: “L’incompetenza dell’amministrazione comunale che, in 4 anni, non è riuscita a definire il Puc, Piano urbanistico commerciale, importantissimo per la regolamentazione e lo sviluppo della città. Il Puc è infatti uno strumento di gestione del territorio comunale e costituisce il documento finale dello strumento di pianificazione delle attività commerciali”. “Ci piacerebbe sapere dal sindaco- conclude il gruppo- e dall’assessore alle Attività Produttive, Gianluca Scrofani che fine ha fatto il Puc”.