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Progetto Siracusa: “E’ la lotta contro l’amianto inertizzata”

 

Siracusa – E’ la lotta per mettere la salute pubblica al riparo dagli effetti dell’esposizione prolungata all’amianto ad essere “inertizzata” in città, piuttosto che la fibra  e le sue polveri killer. In soldoni è questo il pensiero del coordinamento cittadino, e dei  consiglieri, comunali e di circoscrizione, di Progetto Siracusa sull’argomento. Già qualche settimana fa, Carmen Perricone,  la coordinatrice del gruppo politico che fa capo a Ezechia Paolo Reale, aveva lanciato sul social network Facebook una pagina dedicata, in cui era possibile segnalare i conferimenti irregolari del materiale nocivo, sortendo l’adesione di diversi cittadini. Ora, al di là dell’impegno civico, Progetto Siracusa, si chiede il perché degli scarsi interventi in merito, da parte dell’amministrazione comunale e delle altre istituzioni competenti.

“Nonostante a Siracusa esista un Piano Comunale Amianto – constata Carmen Perricone –  questo strumento, richiesto al Vermexio fortemente dal consigliere Salvo  Sorbello, rimane ad oggi purtroppo ancora ampiamente disapplicato, essendo stato fatto poco o nulla. Infatti, da un lato la fibra killer, dichiarata fuori legge fin dal 1992, continua a mietere vittime su tutto il territorio nazionale, con maggiore incidenza  nelle nostre zone in cui esisteva anche una fabbrica che si occupava della produzione e vendita di manufatti asbesto, dall’altro a Siracusa continuano a persistere siti, impianti, mezzi di trasporto, manufatti e materiali realizzati in amianto, sia nel settore pubblico che nel privato”.

“Altro fenomeno pericoloso – denuncia Progetto Siracusa-  e purtroppo in crescita a Siracusa è il fenomeno dell’abbandono di lastre e manufatti in cemento amianto, spesso in pessimo stato e nelle vicinanze di abitazioni e cassonetti, con un danno per la salute e per l’ambiente più volte segnalato sia alle autorità competenti sia denunciato a gran voce sui social e blog dedicati”.

“Recentemente- ricorda- con il nostro intervento, siamo riusciti a fare rimuovere delle lastre di amianto abbandonato in zona Tremmilia, che stazionavano da parecchi mesi nelle immediate adiacenze di un asilo e di serre, oltre che accanto a dei cassonetti dell’indifferenziata.”

“Il nostro impegno sull’amianto non avrà sosta – annuncia-  e continuerà fino all’obiettivo della totale rimozione di tutto l’amianto presente in città ed alla bonifica ed inettizzazione dei siti attualmente contaminati, in città come in molte zone periferiche e balneari, rendendo finalmente operativo il Piano, uno strumento di cui l’Amministrazione cittadina si è dotata ma che ad oggi rimane ampiamente su carta, con risultati scadenti e ben lontani dagli obiettivi della legge regionale, come è stato rimarcato durante l’ultimo convegno dell’O.N.A. Osservatorio Nazionale Amianto, tenutosi in città lo scorso 18 febbraio”.

 

 

 

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Giornalista