Siracusa – Da un decennio a questa parte diversi siracusani e cittadini provenienti da altre parti d’Italia, naturalizzati nel capoluogo aretuseo, per amore del paesaggio e del clima, hanno deciso di rendere residenziali quelle che un tempo erano le seconde abitazioni stagionali, costruite nella zona costiera o lungo il litorale. L’antropizzazione dei luoghi, nel tempo, però, come ci si aspettava, non è mai stata seguita da interventi di urbanizzazione che li adeguassero alla nuova destinazione d’uso, pertanto: le strade sono rimaste, ove non hanno provveduto i residenti, in molti tratti, “trazzere sconnesse di campagna”; i canali per la defluizione delle acque meteoriche sono stati affidati al “libero arbitrio” dei possessori dei fondi in cui erano allocati, con conseguenti allagamenti per le ostruzioni ad ogni copiosa pioggia; per quanto attiene all’igiene urbana, purtroppo è stata fin troppo trascurata, come l’illuminazione.
Una situazione che ha indignato gli abitanti delle “contrade marine” che hanno dato vita al “Raggruppamento sud”, che da diversi mesi rivendica interventi di messa in sicurezza e riqualificazione delle “periferie balneari”, ottenendo di tanto in tanto qualche “blando” risultato.
Così a pochi giorni dal voto, per il rinnovo dell’Assemblea regionale Siciliana, le associazioni, divise per zona, che convergono nel comitato spontaneo, hanno deciso di chiedere ai candidati un impegno ad attenzionare quelle porzioni di territorio, abbandonate all’oblio, all’approssimazione e al degrado, nonostante la buona volontà di chi le abita a contribuire all’innalzamento della qualità di vita.
“Con la presente- scrivono- si vuole porre l’attenzione sui gravi e storici problemi delle aree a sud di Siracusa in cui operano, chiedendo ai signori candidati un manifesto impegno pubblico, di fronte agli elettori ed a tutta la cittadinanza siracusana che, qualora eletti, svolgeranno incessante azione non solo inerente al proprio personale programma e a quanto già pubblicamente ribadito, ma anche alla costante opera programmatica per la risoluzione dei problemi anche della suddette aree proponendo interventi per reperire fondi da investire per il potenziamento dell’illuminazione e della manutenzione stradale, della pulizia e messa in sicurezza delle coste, dei trasporti e della nettezza urbana, della mobilità pedociclabile ecosostenibile. Un’ idea di Siracusa rispettosa non solo del grande patrimonio artistico e culturale di siti come la magnifica Ortigia, sempre più congestionata, o la Neapolis col suo Parco archeologico che purtroppo trasferisce gli introiti per gran parte a Palermo, ma un’idea di sviluppo e salvaguardia attenta anche alla periferia sud e nord di Siracusa. Un impegno pubblico che non passerebbe inosservato e di cui tutti i Siracusani sarebbero grati.”
Mascia Quadarella