Avola- Gli agenti del commissariato di Avola, a conclusione di una complessa ed articolata indagine svolta, in particolare, negli anni 2011 e 2012 e conclusa nell’ultimo anno, coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno denunciato a vario titolo, per i reati contro la Pubblica Amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio ed in materia elettorale, quindici persone.
In particolare, l’indagine si era concentrata sulle figure dell’ex sindaco del Comune di Avola, di un suo assessore e della madre di quest’ultimo, nominata all’epoca dei fatti Capo di Gabinetto, senza che ne ricorressero i presupposti normativi, costituendo un vero e proprio gruppo di potere all’interno dell’Amministrazione Comunale, finalizzato al soddisfacimento di scopi personali ed ambizioni politiche, attraverso la gestione di fondi pubblici e la complicità di vari funzionari ed impiegati comunali, oltre a commercianti e privati cittadini che si sono prestati alla commissione di illeciti di varia natura.
Si è appurato che, in diverse occasioni, gli indagati avevano posto in essere atti pubblici, fatture ed altra documentazione falsa al fine di appropriarsi di ingenti somme di denaro pubblico.
In altre circostanze, invece, si è accertata l’erogazione di finanziamenti in assenza di documenti giustificativi per coprire spese personali.
Infine, è emersa la corresponsione di finanziamenti e l’elargizione a vario titolo di fondi al fine di ottenere consenso elettorale per l’assessore, candidato al consiglio comunale nel 2012.
All’ex primo cittadino ed al suo Capo di Gabinetto viene, altresì, contestato l’impiego di dipendenti e mezzi comunali per l’esecuzione di lavori presso le rispettive abitazioni.