Siracusa – Sull’organizzazione della rete ospedaliera che non ha previsto sacrifici per la provincia di Siracusa, intervengono con un comunicato congiunto Alessio Lo Giudice, segretario provinciale del PD di Siracusa, Dario Genovese, coordinatore del Forum provinciale PD sulla Sanità e Marco Latino, responsabile provinciale per le Politiche della Salute dello stesso partito. I tre, soddisfatti dei risultati ottenuti, rivendicano i meriti dell’azione politica degli esponenti del loro Partito, fornendo degli indirizzi sul futuro della sanità pubblica nel territorio aretuseo, dove ancora si dibatte sulla collocazione del nuovo ospedale.
“Con l’approvazione della nuova rete ospedaliera regionale si muove il primo passo nella direzione della razionalizzazione e riorganizzazione complessiva dell’assistenza sanitaria. L’applicazione delle norme del cosiddetto decreto Balduzzi offre l’opportunità, per la provincia di Siracusa, di avviare un processo perequativo dell’offerta sanitaria, colmando i vuoti nelle specialità e recuperando livelli di dotazione di posti letto rapportati ai nuovi standard previsti rispetto all’attuale rapporto di 1,99 posti letto ospedalieri per mille abitanti. Il lavoro e l’azione politica svolti dall’assessore regionale alla salute, Baldo Guicciardi, e dalla deputazione regionale del PD di Siracusa, hanno consentito il raggiungimento di un primo lusinghiero risultato, quale quello della salvaguardia delle strutture ospedaliere esistenti. Il nuovo rapporto posti letto per abitanti, fissato in 3,7 per mille, consente inoltre la rimodulazione delle strutture ospedaliere pubbliche e della ospedalità privata secondo un criteri di maggiore equilibrio.
Un importante risultato ottenuto è, quindi, il riconoscimento e il mantenimento di tutti i presidi ospedalieri, sia pure con una riclassificazione diversa, che potrà e dovrà essere oggetto di rivalutazione a seguito del potenziamento e dell’entrata in funzione di importanti unità operative come, ad esempio, la rianimazione nel presidio ospedaliero di Lentini. La parametrazione delle diverse discipline mediche al bacino di popolazione consentirà tanto il consolidamento delle attuali specialità presenti, quanto l’istituzione di nuove specialità, quali la radioterapia oncologica e l’ematologia clinica. La riorganizzazione dell’offerta sanitaria potrà garantire dunque a tutti i cittadini il rapido accesso alle prestazioni in urgenza-emergenza.
Il potenziamento della erogazione delle prestazioni ospedaliere di base nei presidi di Avola-Noto, Augusta e Lentini potrà, inoltre, consentire il decongestionamento dell’Umberto primo di Siracusa e, al tempo stesso, permettere a quest’ultimo di sviluppare la sua funzione di riferimento per le specialità complesse che richiedono particolare intensità di cure. L’organizzazione in rete degli ospedali dovrà, naturalmente, essere ulteriormente sviluppata ed ampliata con il sostegno di sistemi di collegamento e comunicazione informatica per consentire un’efficace gestione dei percorsi terapeutico-assistenziali e l’assistenza sanitaria globale ad ogni persona assistita. Saranno altrettanto importanti l’armonizzazione e l’integrazione tra l’offerta sanitaria espressa dalle case di cura private e l’organizzazione ospedaliera pubblica in rapporto ai volumi di attività, alla tipologia ed alla domanda di cure e servizi espressi dall’utenza, tenendo anche conto dei profili di qualità degli standard assistenziali.
Allo stesso modo, potrà essere riconcepita l’integrazione complementare tra territorio ed ospedali. Anche in questo senso, la rete delle emergenze-urgenze, con il potenziamento dei Pronto soccorso e delle unità di terapia intensiva, dovrà essere il primo compito da assolvere per i vertici aziendali dell’ASP di Siracusa. Una riorganizzazione dei singoli presidi ospedalieri in aree delle discipline chirurgiche e di quelle mediche potrà consentire la piena valorizzazione e la sostenibilità economica e funzionale di ciascun ospedale con una allocazione produttiva ottimale delle risorse economiche e, soprattutto, di quelle umane. In questa direzione, la nuova rete ospedaliera potrà dare risposte definitive al precariato in ambito sanitario in modo da colmare i vuoti delle dotazioni organiche creatisi in questo ultimo decennio a seguito del mancato turn over del personale.
Parte importantissima del riordino della rete ospedaliera dovrà essere riservata alla edilizia, secondo quanto previsto dallo stesso decreto Balduzzi in relazione alla protezione antisismica, alla sicurezza per i degenti e per gli operatori sanitari, all’adeguatezza e funzionalità degli ambienti ospedalieri, oltre che alla dotazione strumentale e tecnologica avanzata secondo gli attuali standard dell’assistenza medica e chirurgica. I temi della realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa in una prospettiva a breve-medio termine, e quelli della ristrutturazione e dell’ammodernamento del patrimonio edilizio ospedaliero, costituiranno il banco di prova per chi avrà il compito di gestire l’azienda sanitaria e per la rappresentanza politica, così come il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio e dell’area dell’ex ospedale neuropsichiatrico”.