Siracusa – Il presidente della Circoscrizione di Cassibile, Paolo Romano, fa una riflessione sul tratto autostradale che attraversa la frazione decentrata di Siracusa, a distanza di qualche giorno dalla sentenza che ha assolto i 4 imputati a vario titolo del processo sull’incidente che nel 2013 coinvolse, proprio sulla Siracusa- Gela, all’altezza della barriera di Cassibile, il governatore siciliano Rosario Crocetta. “ Non si commenta – dice Romano- il verdetto dei giudici che è sacrosanto e va rispettato, ma ciò non esclude la necessità di analizzare le condizioni del tratto autostradale in questione”. “ Vorremmo capire- incalza Romano- l’utilità di tale barriera, che tra l’altro sembrerebbe costruita senza le dovute autorizzazioni dagli uffici comunali competenti, come sarebbe emerso da un Consiglio comunale straordinario in cui venne trattato l’argomento”. “ Sicuramente, quello di Crocetta- continua Romano- è l’incidente che ha avuto più rilevanza mediatica per i protagonisti dello stesso, ma sono numerosi i sinistri ai danni di comuni cittadini che si sono verificati nell’area, e all’indomani dei quali è stata denunciata la pericolosità e supposta inutilità di tale barriera”. Per il presidente della circoscrizione di Cassibile la sentenza costituisce anche l’occasione per ricordare la situazione di degrado e abbandono in cui versa il tratto autostradale in questione. “La manutenzione dello svincolo di uscita ed entrata per e da Cassibile – Fontane Bianche – sottolinea Romano- non è quasi mai effettuata: le erbacce, infatti, impediscono la visuale e soprattutto l’impianto di illuminazione da anni si presenta con molti corpi illuminati spenti ed obsoleti”. “Ciò – continua Romano- ovviamente comporta pericolo e nocumento per gli automobilisti e gli incidenti, soprattutto per l’intersecazione con la SS. 115, si moltiplicano”. A nulla sono valse- afferma Romano- le nostre proteste indirizzate all’ente gestore dell’autostrada. Di recente abbiamo anche scritto alla Prefettura la situazione rimane pericolosa quanto incomprensibile”.
Romano si domanda: “ A chi vanno attribuite eventuali responsabilità? Chi è l’organo preposto a tutelare la sicurezza dei cittadini? Come si può abbandonare una arteria cosi importante a se stessa?”. Domande a cui il presidente del Consiglio vorrebbe risposte, in quanto in ballo ci sarebbe l’incolumità degli utenti.