Noto (Sr)- Da giovedì 9 a sabato 11 maggio, la città di Noto, culla del barocco del Sud-est siciliano, si trasformerà nella capitale della Nefrologia del Meridione d’Italia, ospitando il XVII congresso della sezione campano-siciliana della SinReni, la Società italiana di Nefrologia, che ha curato l’organizzazione dell’evento, in sinergia con la Fondazione Italiana del rene (Fir)”.
Responsabile scientifico del congresso sarà Salvatore Randone, segretario regionale della SinReni e responsabile dell’Unità operativa semplice di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Giuseppe Di Maria” di Avola, mentre il presidente sarà Antonio Granata, primario dell’Unità operativa di Nefrologia e dialisi dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento.
Nel suggestivo comune della provincia di Siracusa, per la tre giorni di alta formazione, approfondimento e confronto, convergeranno i massimi esperti della branca medica, in continua evoluzione.
Non si tratterà, tuttavia, di un evento riservato esclusivamente agli addetti ai lavori, perché gli organizzatori mirano a sensibilizzare, soprattutto le popolazioni dei territori in cui agiscono, alla prevenzione primaria e secondaria e alla donazione.
Per farlo hanno scelto di coinvolgere in un concorso di produzione multimediale, dal titolo “Ciak si dona”, le scolaresche, che saranno premiate durante la cerimonia di apertura, programmata a partire dalle 17 di giovedì prossimo sempre al Grand Hotel Sofia, alla presenza delle principali autorità civili, militari e religiose del territorio.
Per i vincitori sono stati previsti dei premi in denaro, che non saranno acquisiti direttamente dagli alunni realizzatori bensì dagli istituti di provenienza, che potranno investirli per arricchire l’offerta formativa curriculare ed extracurriculare, o per le dotazioni utili alla comunità didattica.
“La nefrologia – spiega il dottore Randone, segretario regionale della SinReni- ha compiuto grandi passi in avanti e nel nostro territorio, molto simile a quello campano, da qui il gemellaggio operativo tra le due realtà meridionali, abbiamo seguito questa evoluzione positiva, dotandoci anche di strumentazione diagnostica all’avanguardia. Bisogna, però, continuare a fare leva sulla prevenzione e contribuire ad innalzare il numero delle donazioni, che per reticenze ereditate dal passato rimangono ancora piuttosto poche. Ricordo- spiega il nefrologo netino- che le malattie renali, purtroppo, hanno un’insorgenza subdola, spesso asintomatica, e in diversi casi ci si ritrova a combattere con una patologia cronica soltanto per non essersi sottoposti a dei semplici esami di laboratorio, come quello delle urine”.
Dello stesso avviso è il dottore Antonio Granata, presidente del congresso, che ricorda come per i nefrologi la “dialisi” rappresenti una forma di “sconfitta”, anche se costituisce un salvavita per molti pazienti. Da qui l’esigenza di puntare sulla prevenzione, invitando tutti, specie i soggetti a rischio- persone con età superiore ai 50 anni, magari in sovrappeso o affetti da altre patologie, come diabete o problemi cardiovascolari, conducenti uno stile di vita poco sano, sedentario e con un’alimentazione scorretta- a sottoporsi periodicamente a controlli, tra l’altro abbastanza economici e convenzionati con il sistema sanitario pubblico.
I lavori congressuali, suddivisi in 7 interessanti sessioni, intervallate con tavole rotonde monotematiche e minicorsi dedicati a infermieri e giovani nefrologi, si svolgeranno nelle sale conferenze del Grand Hotel Villa Sofia.
Alla cerimonia inaugurale interverrà per fare gli onori di casa il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti.
Il congresso prevede 14 Ecm, per i partecipanti ad almeno il 90% della durata dei lavori.