Siracusa- Mancano ufficialmente 4 giorni al trillo della campanella che segnerà l’avvio dell’anno scolastico 2018/2019 anche in provincia di Siracusa. Come da tempo risaputo, però, lo stato di “salute” degli edifici scolastici e dei locali destinati a tale uso sembrerebbe precaria e in alcuni casi anche preoccupante.
Le risorse a disposizione degli enti locali deputati alla manutenzione, ordinaria e straordinaria, del patrimonio edilizio scolastico del territorio sono, di anno in anno, sempre più esigue e molti interventi di messa in sicurezza vengono rimandati a data “aleatoria”.
Situazione che non fa di certo dormire sonni tranquilli né ai dirigenti scolastici né alle famiglie, che mandano a scuola i loro figli con diverse incognite e timori, sperando che non accada mai l’irreparabile.
In un territorio ad alto rischio sismico, come quello del Siracusano, d’altronde bisognerebbe investire preventivamente in interventi volti a garantire la stabilità strutturale degli istituti, purtroppo nella realtà sembra accadere il contrario, vale a dire che diverse scuole non sarebbero totalmente adeguate alle norme vigenti e presenterebbero, quindi, dei rischi.
Sull’argomento interviene la consigliera comunale del Movimento 5 stelle, Silvia Russionello, che aveva parlato di un suo studio di settore durante la campagna elettorale da candidata a sindaca del capoluogo, condotto con gli esperti del gruppo “Infrastrutture” del Meet up Siracusa, come seguito di alcuni provvedimenti già intrapresi dai deputati Stefano Zito e Maria Marzana, a partire dal 2014.
“Sto continuando questo percorso – scrive la consigliera- perché il nostro non è mai stato uno slogan ma un serio impegno affinché venisse rispettata la normativa vigente, riguardo non solo la vulnerabilità sismica, ma anche la sicurezza, sia da un punto di vista impiantistico sia ambientale”.
“Ho chiesto- riferisce Silvia Russoniello- al dirigente e alla responsabile del settore Edilizia Scolastica del Comune la trasmissione dell’elenco di tutte le sedi degli istituti scolastici comunali con indicazione dell’anno di costruzione e compresi eventuali ampliamenti e/o cambi di destinazioni d’uso. Infatti, si rende necessario sapere se oggi i singoli plessi siano in possesso dei certificati di abitabilità e agibilità o documentazione equivalente, come la segnalazione certificata di agibilità. Sarebbe anche importante conoscere la dichiarazione di conformità delle opere realizzate alla normativa sull’accessibilità e superamento delle barriere architettoniche.Inoltre, centrali rimangono le verifiche sulla vulnerabilità sismica, come da ordinanza ministeriale del 2003”.
“All’Ufficio comunale- continua la consigliera- preposto ho avanzato, altresì, una richiesta della documentazione che attesti la coerenza del numero di alunni in rapporto alla superficie di ogni singola aula per tutte le sedi degli istituti, con particolare riferimento all’anno scolastico 2017/2018 ed in previsione dell’anno scolastico 2018/2019”.
“Ricordo – sottolinea- all’assessore alle Politiche Scolastiche che è prioritario predisporre gli studi di vulnerabilità sismica per tutti gli edifici scolastici entro il 31 agosto , quindi dopo tale scadenza ogni immobile adibito ad uso scolastico avrebbe dovuto essere sottoposto a verifica di vulnerabilità sismica. Una scuola può considerarsi “sicura” quando al suo interno sono applicate un insieme di regole e quando è presente un coordinamento di soggetti che, a vario titolo, si impegnano a garantire le migliori condizioni di lavoro”.
“Da consigliere comunale conclude- e soprattutto da mamma sarà la mia priorità fare in modo che i nostri figli siano tutelati sotto ogni aspetto nel periodo della loro vita scolastica”.
Mascia Quadarella