Siracusa- Contrastare il linguaggio offensivo e discriminatorio, che ormai viaggia veloce, e spesso senza filtri e censure, nella rete, stazionando, sprezzante del disagio che può provocare, nelle piazze virtuali, dove qualcuno pensa che tutto è concesso.
La libertà di pensiero e di parola, spesso, vengono fraintese da chi coglie l’occasione, da casi di cronaca, per sputare “veleno”, ingenerando un clima di odio e di intolleranza, che destabilizza.
Questa la sintesi dell’obiettivo dell’iniziativa del coordinamento regionale promotore della campagna di sensibilizzazione “No hate speech Movement Italia”.
L’ultimo intervento del gruppo di giovani- impegnati ad arginare quei monologhi o dialoghi impregnati di pregiudizio, a scapito di fasce sociali fragili o minoranze etniche- è quello in corso, che riguarda la condanna delle espressioni violente e razziste emerse sui social sulla vicenda dell’ancoraggio al largo della costa siracusana della nave Sea Watch 3, con a bordo 47 migranti, rimasti in mare per diversi giorni. A ritrovarsi vittime degli “Haters”, generatori d’odio, diversi internauti che si erano detti favorevoli all’accoglienza. Pertanto, il movimento di “risanamento valoriale, attraverso una corretta educazione linguistica”, si propone di “segnalare, monitorare ed analizzare l’uso di linguaggi di incitamento all’odio, di matrice razzista, xenofoba e sessista e le offese intimidatorie sui social, per sviluppare un’efficace azione di contrasto e contro-narrazione basata sul rispetto dei Diritti Umani”.
Come aderire all’iniziativa
Per aderire all’iniziativa “No Hate Sea Watch 3” bisogna comunicare la propria intenzione alla responsabile del Coordinamento Regionale Sicilia, inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica: giosefsiracusa@gmail.com
Segnalare i contenuti di incitamento all’odio legati alla vicenda Sea Watch 3, direttamente ai social network provider.
Raccogliere i contenuti (salvare il link o lo screenshot del contenuto) e inviarlo a giosefsiracusa@giosef.it
“Per facilitare l’azione di riconoscimento del contenuto di incitamento all’odio – il coordinamento regionale ricorda- secondo la Raccomandazione di politica generale n. 15 della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (ECRI) del 21 marzo 2016, il discorso d’odio viene definito come: “l’istigazione, la promozione o l’incitamento alla denigrazione, all’odio o alla diffamazione nei confronti di una persona o di un gruppo di persone, o il fatto di sottoporre a soprusi, molestie, insulti, stereotipi negativi, stigmatizzazione o minacce tale persona o gruppo, e comprende la giustificazione di queste varie forme di espressione, fondata su una serie di motivi, quali la “razza”, il colore, la lingua, la religione o le convinzioni, la nazionalità o l’origine nazionale o etnica, nonché l’ascendenza, l’età, la disabilità, il sesso, l’identità di genere, l’orientamento sessuale e ogni altra caratteristica o situazione personale”.
Le associazioni partners
Le associazioni locali del Coordinamento No Hate Speech per la Sicilia che hanno assicurato la loro collaborazione all’iniziativa sono:
A.I.D.E. Sicilia, ARCI Siracusa, Arcigay, Audas2 Siracusa Associazione Culturale Godot, ASTREA in memoria di Stefano Biondo, Coop. Mondo Nuovo, Coordinamento Libera Siracusa, Il Principe e la Luna, Forum Donne Passionarie, GIOSEF Siracusa, Intercultural Studies Center, REA, Rete degli studenti medi di Siracusa, Stonewall Siracusa, U.D.S. Siracusa, ValorAbile, Rete della Conoscenza, RifiutiZero Siracusa, Zuimama Arciragazzi.
Mascia Quadarella