Noto- Il caso era stato denunciato, 2 settimane fa dal nostro giornale, che aveva accolto l’appello dei genitori del ragazzo, 15 enne, rimasto senza la necessaria assistenza infermieristica domiciliare.
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Le precisazioni dell’Asp
Dopo la levata di scudi della società civile, l’Asp ha voluto precisare alcuni aspetti fondamentali del caso e fare delle precisazioni.
“L’Asp di Siracusa ha intrapreso contatti con Associazioni già in convenzione per altri servizi domiciliari per implementare interventi integrativi a favore del giovane Sergio, finalizzati a rimuovere le criticità lamentate che sono state determinate dalla carenza di personale infermieristico cui è andata incontro anche l’Associazione affidataria del servizio a causa dell’emergenza coronavirus. Con la famiglia stiamo condividendo passo dopo passo tutte le iniziative che stiamo mettendo in atto, con l’obiettivo comune di ripristinare adeguatamente l’assistenza di cui il giovane necessita. La famiglia non è stata abbandonata dal sistema sanitario”.
Ad affermarlo è il direttore del Distretto sanitario di Noto Giuseppe Consiglio a precisazione dell’intervento sulla stampa della segreteria provinciale di “Autonomi di Polizia Siracusa” a sostegno del giovane Sergio Parentignoti che ha necessità di assistenza adeguata secondo le norme di legge vigenti. “Pur plaudendo alla manifestata volontà di aiutare la famiglia – sottolinea Consiglio – non si può non evidenziare che sono state in parte travisate le cause che sono alla base delle criticità in atto presenti e che ci vedono impegnati per la loro definitiva e urgente risoluzione. Non esiste alcun “mostro burocratico”, come sostiene “Autonomi di Polizia Siracusa”, ma una difficoltà oggettiva da parte dell’Associazione affidataria del servizio su cui stiamo intervenendo in analogia ad altri casi”.