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Mentre si annuncia una nuova postazione del 118 in via Barresi, monta la protesta degli operatori Seus costretti a turnazioni insostenibili

Siracusa- Consegna dei locali dell’ex Ufficio Casa del Comune all’Asp di Siracusa, venerdì scorso, in via Barresi, dove saranno allocati una postazione del 118, con ambulanza medicalizzata e un consultorio familiare. Due presidi di assistenza sanitaria che contribuiranno a conferire maggiore sicurezza al quartiere residenziale periferico di Siracusa, caratterizzato da un diffuso disagio socio-economico della popolazione, che così potrà godere di servizi assistenziali a “chilometro zero”. Un’inaugurazione tanto attesa, quindi ben salutata dal Consiglio di Circoscrizione e dagli enti partner, adombrata da un  fuori programma,  scaturito dalla protesta di alcuni operatori del 118 , sicuramente motivata, ma altrettanto sbagliata, e percepita come tale da tutti i presenti, per i modi esecutivi di chi l’ha improvvisata, forse trascurando il fatto di lavorare in quel preciso frangente per la comunità, rivestendo un ruolo che richiede self-control e rispetto delle persone che si hanno di fronte e con cui si è chiamati a confrontarsi, preferibilmente con garbo ed empatia.
La “protesta” improvvisata da un’unità mobile del 118 durante la conferenza stampa
Fotografi e giornalisti presenti sul posto, infatti, stavano immortalando, dato l’oggetto della conferenza stampa, l’esterno dell’edificio che, dopo essere adeguato  con interventi di ristrutturazione alla nuova destinazione d’uso, ospiterà i servizi concordati da Asp, Comune e Seus, in un’ottica di miglioramento dei tempi di percorrenza dei mezzi di emergenza-urgenza sanitaria nella zona nord, quando all’improvviso è spuntata un’ambulanza del 118. I reporter presenti, considerata la natura dell’evento, credevano che quella dell’autoveicolo e del suo equipaggio fossero presenze concordate, essendo coinvolto il 118 nel progetto presentato, tanto che si stavano accingendo a fotografare il mezzo, quando sbraitando una delle operatrici a bordo, lato passeggero, qualificatasi poi come dottoressa, e sottolineando il proprio titolo e ruolo più volte, rigettando come offesa l’appellativo “signora”, ha interrotto l’attività dei professionisti, inveendo contro loro perché, a suo dire, non dovevano permettersi di fotografare nulla e che loro erano lì per protestare, continuando ad urlare e ad opporsi agitatamente al tentativo dei giornalisti di invitarla alla calma e alla collaborazione, ribadendo che si davano per scontate le presenze del mezzo e del personale per celebrare l’iniziativa e non certo si poteva intuire la reale natura del loro arrivo tardivo, rispetto all’orario d’inizio della conferenza stampa. A sedare gli animi è intervenuta, mediando, l’addetta stampa Asp, Agata Di Giorgio, che ha invitato il personale dell’ambulanza ad allontanarsi e ad  esporre le proprie ragioni, qualora fossero fondate, in altra sede, scusandosi per l’equivoco con i colleghi presenti. Anche il commissario Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta, si è dissociato dal comportamento degli operatori, ribadendo che il servizio è stato concepito per soddisfare le esigenze del territorio, sicuramente con obiettivi di ottimizzazione, definendo la contestazione inopportuna in quel momento.

  I problemi del personale del  118 meglio chiariti nella nota sindacale della FSI-USAE
Il “nervosismo” esternato dalla dottoressa, che forse rappresenta la punta dell’iceberg del   malcontento generale, della misura colma, della maggioranza degli operatori del 118, impiegati nella fattispecie  nel territorio provinciale di Siracusa, viene  meglio “giustificato” da una nota sindacale, inoltrata alle redazioni, a 24 ore dall’accaduto, diramata dalla FSI-Usae, che mette in evidenza la stanchezza degli operatori costretti, secondo il corposo  comunicato stampa, a subire turnazioni estenuanti e spostamenti repentini dalle diverse postazioni dalla loro azienda datoriale.
Il sindacato di categoria ha riferito di un tavolo di “raffreddamento” tenutosi, lo scorso 15 febbraio, all’Ispettorato del Lavoro di Siracusa, in merito alle problematiche inerenti la pianificazione dei turni di servizio con l’assegnazione di doppie notti consecutive, la prosecuzione dell’orario di lavoro oltre le 13 ore consecutive e gli spostamenti dei dipendenti tra le varie postazioni.
“Durante l’incontro – si legge nella nota- la nostra organizzazione sindacale ha con fermezza sollevato e sottolineato ai delegati S.E.U.S il persistere delle diverse problematiche riguardanti l’organizzazione del lavoro da parte dell’azienda per i dipendenti e le diverse violazioni da parte di questa nei confronti dei lavoratori a causa di una carenza di organico, che viene colmata con una cattiva ed insostenibile gestione dei turni”.
“Questa organizzazione- precisa il segretario provinciale Renzo Spada- pur tenendo presente che si tratti di un servizio di emergenza e che non può essere interrotto, ha sottolineato che è inaccettabile che i dipendenti debbano svolgere turni notturni consecutivi, senza che vengano rispettate le ore di riposo previste per legge, che si protragga ad oltranza l’orario di servizio obbligando il dipendente a proseguire anche fino alle 24 ore consecutive, in quanto si tratta di un lavoro che richiede per la sua delicatezza ed importanza che il lavoratore sia in condizioni d’efficienza ottimale per porre soccorso ed assistenza nelle situazioni di emergenza”. “Inoltre, colmare una carenza di personale con un sovraccarico dei dipendenti in servizio è non solo illegale – continua il sindacalista- ma anche irresponsabile da parte dell’azienda nei confronti dei lavoratori. Questa organizzazione sindacale ha fatto notare anche che vi sono possibili violazioni delle leggi inerenti la regolamentazione degli orari di lavoro e del lavoro notturno. Vista l’impossibilità dei delegati S.E.U.S ad impegnarsi ad istituire nel breve termine un tavolo tecnico al fine di trovare soluzioni a queste problematiche, considerata la chiusura totale mostrata da parte dell’azienda e la non volontà nel risolvere tali problemi, dato che la situazione grava fortemente sui dipendenti, sono stati informati i delegati Seus, in presenza dell’ispettore incaricato della vertenza, che non è possibile da parte nostra concedere altro tempo, in quanto i dipendenti da diversi mesi sono costretti a rimanere in servizio delle volte anche 24 ore consecutive e che le nostre segnalazioni su tale problema non hanno mai avuto riscontro”.
“Inoltre – continua Spada- stiamo considerando la possibilità di richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro e dello S.PRE.SAL al fine di chiarire irregolarità e violazioni commesse da parte dell’azienda negli ordini di servizio e nel prolungamento orario ad oltranza cui sono sottoposti i dipendenti”.

Mascia Quadarella

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Giornalista