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Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights vulcano attivo di iniziative, che contribuiscono all’economia locale

Siracusa- E’ un vulcano attivo di iniziative volte all’affermazione dello stato di diritto e per la tutela dei diritti umani, l’ex Isisc, oggi Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights. Una realtà culturale, presente nel capoluogo aretuseo da ben oltre 40 anni, che con le sue attività di alta formazione e di confronto con il resto del mondo contribuisce a sperimentare e consolidare forme di contrasto alle principali attività illecite dei gruppi criminali transnazionali. Un istituto che ha concluso il 2017 con un bilancio più che positivo, secondo il resoconto divulgato nei giorni scorsi: 37 attività organizzate; 2939 partecipanti in rappresentanza di 75 paesi e oltre 30 università; collaborazioni con 46 nuove organizzazioni; 17 attività ospitate con circa 1200 partecipanti.
Diversi dei progetti avviati lo scorso anno avranno ulteriori edizioni ottimizzando il raggiungimento degli obiettivi e facendo convergere in città stagisti e personalità di spicco.
Presenze che hanno contribuito all’economia turistica non solo provinciale ma regionale: si stima che l’indotto abbiamo prodotto circa 800 mila euro di utili, nel settore dell’accoglienza, trasporti locali e ristorazione.

Il calendario per il 2018

Altrettanto ricco, rispetto a quello dello scorso anno, il calendario degli appuntamenti del 2018.

Tra i prossimi maggio e luglio si svolgeranno, rispettivamente, la 18° edizione del Corso Di Specializzazione per Giovani Penalisti in Diritto Penale Internazionale e la 3° edizione del Corso di Specializzazione per Giovani Procuratori in Cooperazione Penale Internazionale. A questi si aggiungeranno diversi corsi specialistici rivolti ad avvocati in materia di diritti umani, un Corso di Specializzazione per Magistrati italiani, (in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura) e un Corso di Specializzazione in Frode Alimentare (in collaborazione con l’Università LUISS Guido Carli di Roma).

Nel 2017 l’Istituto ha lanciato un progetto, molto ambizioso e innovativo, sul “Rafforzamento della lotta al traffico illecito nell’Europa Sud Orientale”. Si tratta di un progetto che coinvolge ben dodici Paesi dell’area balcanica e il cui obiettivo è fornire nuovi strumenti per arginare tale fenomeno, attraverso un approccio intersettoriale che tiene in considerazione tutte le diverse dinamiche e sfaccettature della problematica. Il progetto, finanziato da PMI IMPACT – una sovvenzione globale di Philip Morris International ideata per supportare progetti sul contrasto al traffico illecito e ai crimini correlati – è attualmente in fase operativa e il lavoro andrà avanti sino al 2019.
Nel corso del 2018, l’Istituto continuerà inoltre a supportare la gestione scientifica e amministrativa di due Progetti di gemellaggio amministrativo in Tunisia, così come un progetto di gemellaggio finanziato dalla Commissione Europea dedicato al “Rafforzamento dell’efficienza, della responsabilità e della trasparenza del sistema giudiziario e della pubblica accusa in Kosovo. Sarà inoltre protagonista nel progetto intitolato “Trasferire gli approcci rivolti alla radicalizzazione nella formazione (TRAin Training)”, volto a prevenire il fenomeno della radicalizzazione nelle carceri.

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Giornalista