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Scene da nubifragio, acqua dentro le case siracusane

Siracusa- Nonostante lo stato d’ allerta arancione, diramato in tempo, con conseguente chiusura delle scuole e di altri spazi pubblici, che ha limitato l’esposizione della cittadinanza a maggiori pericoli prevenendo danni più ingenti, gli intensi rovesci delle ultime 48 ore a Siracusa hanno, comunque, provocato notevoli disagi in diverse zone residenziali e lungo le strade.

Le copiose e violente piogge, come da previsioni, abbattutesi anche sul territorio provinciale aretuseo, dove dovrebbero insistere anche per le prossime ore, hanno messo a dura prova il sistema di smaltimento delle acque meteoriche, che poggerebbe su infrastrutture fognarie desuete e non capaci di far fronte ai recenti fenomeni temporaleschi, come ribadito, in più occasioni, pure dall’ingegnere Gianluca Belviso del Comitato Scuole Sicure.

Oltre a rendere diverse aree intransitabili per i livelli raggiunti, l’acqua piovana, che ha formato torrenti e cascate urbane, in particolare nelle zone di Tivoli e della Borgata, ma anche a Grottasanta e al Corso Gelone, nonché nelle frazioni balneari, ha invaso persino le case nei pianterreni, i bassi, gli scantinati, creando momenti di sconforto.

In via Cuma, via Riviera Dionisio i residenti, diversi dei quali anziani, hanno dovuto eliminare l’acqua dai loro ambienti domestici con i secchi, richiedendo grandi sforzi fisici e la grande solidarietà dei vicini.

Un residente della Borgata, che mette nome e faccia, Antonio Belfiore, chiede l’intervento dell’amministrazione comunale, imputando buona parte dei problemi registrati nelle case del suo circondario alla carente raccolta del fogliame che, proveniente da Piazza Santa Lucia e pista ciclabile, trascinato dai flussi d’acqua e fanghiglia, avrebbe presto ostruito grondaie e canali di scolo.

“Da ex vigile del fuoco- dichiara il cittadino- non ho mai visto niente del genere in questa zona. Nelle nostre case stiamo vivendo scene da film catastrofici, con armadi finiti per terra, mura prese dall’umidità, porte rovinate, e mobili da buttare. Quello che è accaduto corrisponde a una calamità naturale e le istituzioni tutte devono assolutamente provvedere a sostenere i cittadini”.

Già in corso i controlli negli edifici scolastici per appurarne le condizioni di sicurezza, prima di far tornare gli alunni in classe.

Mascia Quadarella

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Giornalista