Siracusa- C’è voluto l’intervento del programma televisivo nazionale “Le Iene”per smascherare i presunti abusivi perpetrati ai danni della madre di un piccolo paziente di neuropsichiatria infantile a Siracusa da un pedagogista clinico in servizio all’Asp. Il racconto, suffragato dalle immagini, fa rabbrividire. Saziare le proprie “perversioni” giocando sulla fragilità di una madre, provata psicologicamente dalla disabilità di un figlio, diventa insopportabile specie se l’autore è un professionista sul quale si riversano fiducia e speranze. Intanto, l’Asp di Siracusa ha preso un provvedimento cautelativo nei confronti del “pedagogista” incriminato:la sospensione dall’attività lavorativa. Il caso sta suscitando sdegno totale sul web, poiché quella siracusana è una piccola comunità, in cui i casi di bambini affetti da disturbi che richiedono interventi specifici in quella determinata unità sono davvero tanti e il clima di sospetto che si sta creando non fa bene sicuramente agli altri professionisti che svolgono correttamente le loro funzioni, ai quali ora molti hanno ritrosia ad affidarsi. Anche la direzione aziendale si è sentita in dovere di esprimere solidarietà alla vittima di questo episodio che ” offende anche i tanti dipendenti che giornalmente lavorano con professionalità e dedizione a favore delle fasce deboli della collettività. La Direzione Aziendale ha avviato, altresì, una indagine interna per verificare l’eventuale esistenza di altri casi simili di cui non si è a conoscenza”.
Mascia Quadarella