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Spintone in via Elorina a scooteristi stranieri, denunciati i presunti responsabili siracusani

Siracusa – Individuati e denunciati dai Carabinieri di Siracusa i presunti autori del terribile spintone ai danni di   due scooteristi  stranieri, avvenuto da una auto lanciata in corsa in via Elorina, nella notte tra sabato e domenica scorsi. Un gesto disumano, tra l’altro ripreso da un’altra vettura che transitava nell’area e poi finito in rete.

I responsabili sarebbero due ragazzi di Siracusa di 25 e 23 anni che, nella notte tra sabato 13 e domenica 14, dalla loro auto in corsa, hanno spinto a terra due giovani cittadini della Guinea e del Senegal che, a bordo del loro scooter, stavano percorrendo la via per far rientro a casa. L’intera dinamica del fatto è stata ripresa da un cellulare di una ragazza a bordo di un’auto che seguiva quella dei due giovani, autori del folle gesto.

Nel video, circolato poco dopo su tutti i social network e da subito segnalato ai Carabinieri, anche da una testata giornalistica locale, si vedono i due che a velocità sostenuta affiancano i malcapitati, per poi farli sbandare con una spinta data dal passeggero attraverso il finestrino,  provocandone una rovinosa caduta contro il muro che costeggia la sede stradale, facendo finire le vittime  a terra.

Le due auto, quella degli autori del fatto e quella che seguiva da cui sono state riprese le immagini, si allontanano poi senza prestare soccorso ai due giovani extracomunitari.

Entrambi, però, sono stati accompagnati all’ospedale Umberto I da altri passanti che immediatamente dopo hanno dato loro soccorso. Ad una delle due vittime è stato riscontrato un trauma contusivo escoriativo alla gamba e mano destra con una prognosi di 8 giorni, più diverse escoriazioni dovute alla forte caduta.

Le indagini, immediatamente condotte dai Carabinieri sulla base delle dichiarazioni dei due malcapitati, che nella giornata di ieri hanno sporto denuncia presso la Stazione di Siracusa Principale, e dall’esame delle immagini che sono state acquisite dai sistemi di video sorveglianza presenti nella zona, teatro del vile atto,  nonché dallo studio del video incriminato che, migliorato nella risoluzione delle immagini con l’utilizzo di particolari software, ha permesso di individuare la targa della macchina e risalire all’identità del proprietario e quindi all’identificazione degli aggressori.

I due, rintracciati dai Carabinieri, hanno mostrato evidente preoccupazione per la lunga serie di commenti negativi che sono stati registrati sui social network in cui è comparso il video.

L’attività investigativa, ancora in corso e coordinata dal PM di turno e dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano ,che sta seguendo personalmente l’evolversi della vicenda, è indirizzata alla ricostruzione della precisa dinamica dei fatti  per valutare  anche se ricorrano i presupposti per le aggravanti riconducibili alla discriminazione e odio razziale e di individuare ulteriori implicazioni di tutti i soggetti coinvolti, tra cui i responsabili della realizzazione e diffusione del video che ha ripreso il folle gesto.

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Giornalista