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Stonewall: “Educhiamo alle differenze, la teoria Gender non esiste”. I chiarimenti dell’associazione accusata di “indottrinamento” sessuale a scuola

Siracusa-  Nessuna contro-manifestazione a quella programmata per domani  dalle “Sentinelle in piedi” da parte  dell’associazione di iniziativa LGBT Stonewall Siracusa. A dichiararlo è la presidente Tiziana Biondi.  Il silenzio e i dovuti chiarimenti, al momento, costituiscono  la risposta dell’associazione, attaccata nell’ultimo periodo, in quanto protagonista del progetto “Educare alle differenze” , secondo l’opinione di molti improntato sulla teoria Gender, di cui non si conoscono bene i principi e i metodi, tanto da destare preoccupazione in diversi genitori, che temono un eccesso di “indottrinamento sessuale” in classe. Nonostante i toni pacati, nel quasi silenzio, l’amarezza vibra e diventa sete di precisazioni, di un confronto sereno, nonostante l’argomento costituisca un campo minato. Ognuno difende le proprie ragioni e quel diritto di opinione che sembra essere diventato, sul caso in oggetto,  un misto tra pretesto, pomo della discordia e capro espiatorio.

“Ritengo  – commenta Tiziana Biondi- che la manifestazione organizzata dalle “Sentinelle in piedi” sia un insulto all’intelligenza e al senso civico comune, alle libertà e ai diritti per i quali milioni di persone hanno combattuto nel corso dei secoli. Un salto indietro di centinaia di anni, che questa gente vorrebbe farci fare, in barba a quante e quanti hanno perso la vita per l’affermazione di non negoziabili diritti civili. Come le Sentinelle anche Stonewall riflette sul concetto di libertà d’opinione.  “Fin dove arriva la libertà di esprimere un’opinione se questa mira – sostiene la Biondi-  consapevolmente o meno, a diffondere cattiva informazione, odio e pregiudizi nei confronti di altre persone?”. Tenta di darsi una risposta, in base ad un’esperienza di vita vissuta. “Ebbene – giunge alla conclusione-  noi crediamo che tutto ciò non può essere scambiato per libertà d’opinione! Aggiungo anche, in risposta a tutto coloro, come l’on. Edy Bandiera, che affermano di voler difendere la famiglia tradizionale, che non si capisce come il lottare per estendere dei diritti alle coppie omosessuali, possa intaccare in alcun modo chi invece di questi stessi diritti ne gode da sempre! Parliamo della stessa famiglia tradizionale teatro quotidiano di femminicidi e violenze domestiche su donne e minori? In questo caso bene farebbero tutti questi difensori della moralità e dei principi a combattere, altrettanto aspramente, affinché questa mattanza di donne finisca e contro la pedofilia clericale dilagante”.

In merito al metodo Gender, diseducativo per tanti, Tiziana Biondi scrive:” Dove eravate quando qualche settimana fa abbiamo invitato la stampa e la cittadinanza tutta ad un incontro aperto per spiegare in cosa consiste “Educare alle differenze”? Dov’eravate quando in questi tre anni si sono tenuti i meeting nazionali del network Educare alle differenze a Roma e Bologna, aperti ad insegnanti, educatori e genitori? Ribadisco ancora una volta, la TEORIA GENDER NON ESISTE e a tutta questa gente che grida allo scandalo solo per dar fiato a questo o a quel carrozzone politico non voglio nemmeno rispondere perché parlano per me e per Stonewall fonti autorevoli ed ufficiali come l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l’Ordine Nazionale degli Psicologi italiani. Basta documentarsi attraverso i loro documenti ufficiali per accertare l’infondatezza delle accuse rivolteci”.

“Per questi motivi la nostra risposta  è e rimane sempre la stessa: continueremo a fare il nostro lavoro di informazione e sensibilizzazione con estrema serietà e competenza, avvalendoci del supporto di valenti professionisti quali psicologi, pedagogisti ed operatori debitamente formati. Continueremo, dunque, a educare alle differenze e quindi al rispetto dell’altro da se, a lottare contro il bullismo, a fare in modo  che la donna e l’uomo abbiano gli stessi diritti e la stessa dignità. Tutto questo  affinché gli uomini e le donne, a prescindere dal loro orientamento sessuale ed affettivo, abbiano la stessa dignità e gli stessi diritti , ma anche per uno stato laico e libero da qualsiasi pregiudizio”

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Giornalista