Siracusa – L’impegno civico e la stanchezza per i disservizi dei siracusani diventano virali e viaggiano sui social. Dall’iniziativa “tragi-comica” “Adotta una buca a distanza” a “Segnala l’amianto”, le pagine di Facebook dedicate stanno diventando degli uffici mobili, a partecipazione collettiva, per le denunce del troppo che non va nel capoluogo aretuseo: strade mulattiere; paesaggi simil post- bombardamento ; discariche a cielo aperto nei quartieri residenziali, con eternit sbriciolato sparso qua e là, accanto ai cassonetti, in barba all’incolumità dei residenti; autobus “miraggio” per gli utenti costretti a affidarsi a un servizio di trasporto urbano carente all’inverosimile. Censimenti itineranti del disagio che mirano a “provocare” gli amministratori degli enti pubblici per spingerli a superare gli intoppi burocratici, gli ostacoli finanziari e fare, dunque, il loro dovere, riportando ad un livello decente la qualità di vita in una città che merita decoro e non primati di degrado.
Il segnalatore online dell’amianto, tra le new entry, è opera del coordinatore cittadino di Progetto Siracusa, Carmen Perricone, che ha inaugurato da pochissimo la pagina, destinata a riempirsi di testimonianze fotografiche e mappe dettagliate del posizionamento del materiale pericoloso. La speranza è quella che venga rimosso quanto prima…prima di produrre danni.
Mascia Quadarella