Siracusa- La macchina fotografica è uno strumento magico, custode del tempo, i cui attimi ferma per poi far rivivere, in scatti che risvegliano la memoria, le sensazioni.
Maurizio Zivillica, artista siracusano, usa l’obiettivo come un terzo occhio, quello dell’anima, cogliendo l’essenza delle cose e soprattutto delle persone su cui si posa, sublimandole.
“Theotòkos”, dal greco “Madre di Dio”, è il titolo della sua mostra inaugurata questo pomeriggio all’ex Convitto Femminile di Piazza Minerva, dove rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 2 giugno.
Protagoniste di ben 30 pannelli fotografici , di cui 6 esposti all’esterno del salone espositivo, sono le Madonne, quelle di “pietra” scoperte sotto forma di statue, sculture, dipinti, in chiese del territorio o nelle grandi chiese della Sicilia, accostate a volti femminili contemporanei incantevoli, creando delle assonanze figurative di grande impatto visivo, capaci di suscitare incanto e suggestione.
Maurizio Zivillica con la sua macchina fotografica, usata per passione ma con l’abilità di un professionista, diventa spesso, immortalando scorci pittoreschi e personaggi simbolo di Ortigia, un inconsapevole ambasciatore della Siracusanità, che magnifica anche a tavola, proponendo sulle bacheche dei suoi social, pietanze tipiche, perpetuando le tradizioni.
“Una risorsa antropologica”, come lo ha definito lo stesso assessore alla Cultura, Fabio Granata in una spontanea recensione condivisa. Un uomo che ha molto da raccontare, dunque, che merita di essere raccontato.
Mascia Quadarella