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“Tommy saponetta e la Liberazione di Zestopolis”, la favola pedagogica di Cinzia Giddio sarà tradotta in braille

Siracusa- Gli ingredienti, i personaggi e la morale, per piacere a grandi e piccini, la fiaba pedagogica di Cinzia Giddio li ha tutti. Con il suo protagonista Tommy Saponetta, la scrittrice siracusana affronta “la liberazione di Zestopolis”, addentrandosi in tematiche di grande attualità, dall’elettrosmog alla fantasia sprigionata dai libri, alleati di carta, sconosciuti dai bambini e dagli adolescenti di oggi; dai rapporti intergenerazionali, sempre difficili, ma arricchenti, al viaggio in lungo e largo dentro se stessi, che fa emergere le diverse identità che celiamo. Il tutto con gli occhi dell’innocenza e con l’obiettivo della conoscenza e della consapevolezza, dando corpo e nome ad emozioni e stati d’animo. Caratteristiche caratteriali che diventano personaggi, come il tenero Zeppola. Un itinerario introspettivo, ma anche una panoramica sull’universo giovanile, in cui ha creduto, nella duplice veste di psicoterapeuta ed editore, lo psicologo Giuseppe Lissandrello, che ha indirizzato la scrittrice a fare dei suoi racconti catarsi (da qui la liberazione), proiettandosi in una città immaginaria, che tanto immaginaria poi non è, poichè ispirata alla città d’origine dell’autrice. Un libro che ha conquistato le donne dell’Inner Wheel, in particolare la presidente Maria Tuccitto Rigoli e Giulia Giambusso, che insieme al Movimento Apostolico ciechi (Mac) presieduto da Toni Amore, tanto da proporne la traduzione in braille, per renderlo fruibile ai non ed ipo-vedenti. Relatrice dell’ultima presentazione del volume è stata la docente Daniela Piazza.

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