Siracusa – Una brutta domenica pomeriggio, quella del 12 novembre appena trascorso, per una cittadina siracusana, travolta da una valanga di intonaco e calcinacci che si sono distaccati dalla parete del sottoscala del condominio, ex case Cipe, nel quale risiede, in via Antonello Da Messina, al civico 39. La donna, Paola Candarella, che a causa dei traumi subiti indossa un collare ortopedico e ha evidenti escoriazioni su parte della fronte e del volto, ci racconta la triste vicenda di cui è stata protagonista passiva, con ancora la paura negli occhi. “ Stavo facendo rientro a casa- riferisce- nel tardo pomeriggi
o, mio marito mi aveva preceduta e aveva appena fatto ingresso in casa quando ho sentito un a botta e un male alla testa tremendi. Non vi nego che ho pensato di essere stata colpita alle spalle da qualche malintenzionato, ma poi la pioggia di polvere e detriti che mi ha travolta mi ha fatto capire che si era staccata qualcosa dalla parete del sottoscala del terrazzo sopra il nostro alloggio. Ho urlato e mio marito mi ha prestato soccorso, portandomi in ospedale”. Sul posto poi il rastrellamento del materiale pericolante è stato fatto dai Vigili del Fuoco, come ha affermato il marito della vittima delle mancate manutenzioni agli appartamenti del patrimonio comunale. Il signor Di Noto, con modi molto garbati nonostante la legittima indignazione, ha subito fatto denunce e segnalazioni, sottolineando che:“Gli interventi di messa in sicurezza e controllo preventivo delle abitazioni e dei vani comuni va garantito”. “Qui non temiamo- ribadisce- soltanto per la nostra pelle, ma soprattutto per quella dei nostri nipotini che ci vengono a trovare e che spesso si intrattengono da noi. Fino a quando non sistemeranno abbiamo detto ai nostri figli di non portarli, non li esporremo a questo pericolo”.
Nello stesso complesso residenziale, poi, ci sarebbero problemi di natura igienico-sanitaria dovuta all’ostruzione frequente di una condotta fognaria, il cui espurgo viene pagato dagli stessi condomini, che piuttosto vorrebbero una soluzione definitiva al disagio. Infatti, in particolare in estate sono costretti a chiudere porte e finestre per la presenza di ratti di grosse dimensioni.
Anche il percorso verso i portoni di ingresso è irto di insidie, tra cui la scaletta tutta frammentata.
Nel frattempo , fortuita o fortunata coincidenza, assieme al nostro giornale, sul posto è arrivata una squadra di tecnici dell’ufficio comunale, chiamati a fare tempestivamente i rilievi: chissà, però, quanto tempo passerà prima che i contenuti delle loro dettagliate relazioni si tradurranno in interventi concreti, considerando la carenza di risorse economiche che viene sbandierata di fronte alle emergenze, quando invece manutenzioni programmate, a cadenza almeno quinquennale, potrebbero evitare di far ammalorare il patrimonio edilizio abitativo popolare, che oggi cade letteralmente a pezzi, come documentato dalle storie che ordinariamente siamo chiamati a raccontare.
Mascia Quadarella