Siracusa – Quale sarebbe la condizione ostativa all’apertura dell’Urban center, realizzato negli spazi dell’ex sala teatrale Salvo Randone, in via Malta? Perché si temporeggia ulteriormente se i lavori sono stati completati, come annunciato prima della pausa estiva? L’interrogativo, assieme alla città, se lo pongono i consiglieri comunali di Palazzo Vermexio Cetty Vinci e Salvo Sorbello, che chiedono all’amministrazione i perché di questo ritardo nel restituire alla pubblica fruizione questo contenitore culturale, rinnovato strutturalmente e nel concept della sua destinazione.
“Lo spazio – ricordano i due consiglieri- infatti prevede la nascita di un luogo in cui condividere, discutere, esporre le trasformazioni che interessano il territorio, illustrare le nuove politiche urbanistiche, ambientali e sociali, nonché le azioni che l’amministrazione comunale e gli altri principali soggetti, pubblici e privati, metteranno in atto per realizzarle, improntato agli obiettivi di trasparenza, innovazione e qualità dei servizi a scala urbana”.
“Più volte è stata annunciata l’imminente inaugurazione di questa struttura, dove è stata inoltre prevista l’ubicazione di diversi uffici comunali. Nello scorso febbraio – ricordano- era stata addirittura fissata la data di fine marzo e si erano svolti, nell’aula Magna dell’Istituto “O.M. Corbino” di Siracusa, i primi “cantieri aperti” per la definizione, attraverso un processo di democrazia partecipata, delle attività da svolgere all’interno dell’Urban Center”.